Bravo riccardo! hai pienamente ragione! solo un'ignorante puo' definire questo film noioso. un film complesso che attorno alla figura del cavaliere solitario che questa volta rapresenta un profeta costruisce una riflessione sul western delle miniere d'oro, sulla bibbia e sulla legge del piu' forte. un film molto misterioso, intenso e tesissimo che lascia inrisolte certi dettagli del film. una fotografia gelida, splendida, con un clint eastwood bravissimo e un finale da paura. violenza, religione, sangue, oro, padroni e sottomessi, fango e pietra. se tutto questo si puo' definire noioso, allora non posso che dividire l'opinione di riccardo.
Solo un a persona cinematograficamente ignorante può definire questo film noioso. Western a tinte fosche con una splendida fotografia e una storia volutamente incompleta e quasi lacunosa fino a trascendere nel cupo mistero..ancora me la sogno quella scena quando il giustiziere si spoglia e mostra le numerose cicatrici-mortali- e la donna urla: Chi sei tu??!!-. Numerosi i richiami al mitico Shane de "Il cavaliere della valle solitaria"(1953). La storia del giustiziere senza nome e dal passato misterioso non stanca mai. Adoro anch'io Leone ma vorrei consigliarti di guardare anche i film del divo Peckinpah("Il mucchio selvaggio","Pat Garret and Billy the Kid").
Sono un collezionista di film, li possiedo tutti in dvd e possiedo anche tutti i bellissimi film western di Sergio Leone con Clint; anche due film western altrettanto molto belli diretti da lui stesso, Clint, che sono "Lo straniero senza nome" e "Gli spietati", ma questo non l'ho trovato un gran che, la ragazzina di quindici anni che si innamora di lui mi sembra assolutamente inutile; anche il finale mi sembra banale; belle solamente le scene verso la fine dove Clint stermina lo sceriffo malvagio e i suoi uomini; basta, nient'altro, il resto è piatto e noioso.