Un film bellissimo e toccante... non mi stancherò mai di riguardarlo! collard è eccezionale!!! d'altronde chi meglio di lui avrebbe potuto rendere la verità della sua vita sconvolgente, perversa ed estrema? una profonda riflessione sull'aids, sull'amore e sull'attaccamento alla vita seppur nella consapevolezza di una fine vicina! stupendo e molto forte!!!
"I buoni romanzi(Film)finiscono per somigliare moltissimo ai fenomeni naturali; si dimentica il loro autore, li si accetta come pietre o alberi, perchè ci sono, perchè esistono" Jean-Paul Sartre
Fantasticamente mi piace pensare che Collard abbia pensato a qualcosa di simile per il destino del suo film e per il suo...e indubbiamente c'è riuscito.
Semplicemente un capolavoro. Un film sconosciuto ai più, ma che sarebbe dovuto essere o, meglio ancora, andrebbe sponsorizzato in maniera forte per ciò che lascia dopo averlo guardato. Mi sono totalmente immedesimato nei personaggi e nella loro storia d'amore, violenta e romantica allo stesso tempo, in una realtà sporca e squallida dove il povero Collard ci "sguazza" dentro per poter restare a galla, senza mai rifiutarsi di compiere gesti estremi, talvolta toccando il fondo (la scena in cui si fa orinare addosso nei bassifondi di Parigi, eloquente e tragica) ma cercando di risalire, forse grazie (o per colpa) dell'amore folle e isterico della "povera" e disperata Romane Bohringer (straordinaria in questo film, non la conoscevo prima). Egli è un uomo incapace di amare, o che forse non sa come fare (pur avendone molto dentro di se), un uomo disperato che si aggrappa disperatamente alla vita, portandosi dietro un fardello troppo pesante. Forse solo una persona che realmente ha provato questa malattia (come Collard) ha potuto realmente trasmettere la sua sofferenza allo spettatore, trattando un tema così delicato senza pietismi.
Mi ha trasmesso qualcosa di simile a "Christiane F. - Noi i ragazzi dello zoo di Berlino", personaggi così fragili e così simili tra loro.
Uno dei film più belli che abbia mai visto.