Il film di Salemme è piuttosto discreto. Si affida alle sue capacità comiche e sulla sua solita spalla. Assegna, invece, ruoli più stereotipati ad Amendola (che ha anche un doppio romano) e alla Seredova.
Del suo film mi sono piaciuti i richiami al cinema di Totò (i due napoletani a Milano, la dettatura della lettera - email ai giorni nostri -) e al cinema in generale (c'è la una riproposta della celebre scena di Sharon Stone in Basic Istinct). Ma Salemme proprone una sua riflessione sul fenomeno Grande Fratello, citato esplicitamente (anche la casa ne fa parte) e implicitamente attraverso la confusione tra realtà e finzione e riscontrabile anche nel grande quadro raffigurante gli occhi, visibile in bella mostra nella casa. Il sottotesto del film ha anche un valore metacinematografico: ci sono spesso scene che vedono impegnati Salemme e gli altri attori a guardare - e insieme spiare - gli altri personaggi (attraverso le telecamere che puntano sul giardino e proiettano le immagini sullo schermo in casa, attraverso la finestra nel finale...) che si comportano e "recitano" doppiamente: recitano come attori impegnati nel film e come attori che interpretano attori perchè tali vengono restituitici attraverso il gioco strutturato dal regista/spettatore. Esplicito poi il richiamo di Salemme alla riflessione sul cinema quando vediamo il grande quadro appeso dietro il letto della camera e ritraente un pubblico di spettatori intenti a guardare un film al cinema
Questo film è pesantissimo, è un polpettone (Sono più leggeri i fagioli alla messicana che cucina mia madre). Si piazza sullo stomaco ed è di difficile digestione!!! Una delusione rispetto ai precedenti film di Salemme!!!
E un film bellissimo,certo non paragonabili alle commedie che ha fatto tempo indietro ma i suoi film sono tutti da vadere. consiglio per chi non l'ha ancora visto " E fuori nevica" una commedia da non perdere e da tenere in casa come i suoi film. sono belli da rivedere e non annoiano. forza salemme aspettiamo il Prossimo
La classica commedia degli equivoci, basata su due personaggi un po'artefatti ma tutto sommato risulta divertente. Questo film è pieno di citazioni; è un po' Totò e Peppino, un po' Truman Show, un po' Tootsie e un po' Troisi-Benigni in "Non ci resta che piangere". Non è certo un capolavoro, ma è ottimo per passare una serata in allegria.
Sicuramente è da vedere