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L' uomo che sapeva troppo (1956)

Opinioni presenti: 7
Media Voto: Media Voto: 9 (9/10)

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Che spettacolo!

(10/10) Voto 10di 10

L'uomo che sapeva troppo è a parer mio una pellicola speciale. Un film thriller di un epoca, quella hitchconiana, splendida. E' un film che riesce a regalare scene emozionanti, storiche in qualche occasione, come lo splendido canto della bella Doris Day, con la canzone "Que sera sera" (che valse il premio Oscar per miglior canzone), tra l'altro estremamente rilevante nella trama del film stesso. Si tratta di un altro capolavoro di Hitchcock, un intreccio di suspance, dialoghi fini e giocate furbesche con un pizzico di humor; una caratteristica che riesce a far distinguere il regista dai suoi colleghi. Unire humor a suspance è qualcosa di estrememente complesso, ma uno c'è riuscito (e in più film; vedi "Intrigo internazionale"). Attori ottimi (perfino il giovanissimo Hank). Un mix di ingredienti che mescolati con maestria portano inevitabilmente ad un film perfetto nel suo genere.



Paolo, 21 anni, Treviso (TV).




Un classico del cinema di Hitchcock

(10/10) Voto 10di 10

A Marrakech un uomo viene assassinato ed in punto di morte sussurra all’orecchio di un turista ( J. Stewart) che un uomo di stato sarebbe stato assassinato a Londra. Per evitare che raccontasse tutto alla polizia, gli esecutori dell’omicidio gli rapiscono il figlio. Gli intrighi internazionali piacevano molto a Hitchcock, soprattutto questa storia, tanto che l’edizione del 1956 non è altro un remake di una pellicola del 1934 dello stesso Hitchcock. Storia avvincente e la tensione rimane alta pe tutta la durata del film. Molto bello, soprattutto per alcune scene da scuola del cinema.



Salvatore, 27 anni, Manfredonia (FG).




A dir poco un capolavoro

(10/10) Voto 10di 10

Realizzato per rispettare un contratto con la Universal o la Paramount (non ricordo esattamente) in maniera inizialmente svogliata da Hitchcock per la paura di un possibile scarso successo visto che si trattava di un remake del film che lo stesso regista fece nel 1934, si è dimostrato al contrario un altro infinito capolavoro del maestro, fortunato al botteghino, migliore dell'originale e passato poi alla storia per la grandissima regia, per i suoi straordinari interpreti e per l'uso degli ottimi mezzi visivi e sonori di quegli anni. James Stewart, uno dei più grandi attori della storia del cinema, per la terza e penultima volta in un film di Hitchcock dimostra la sua infinita bravura e simpatia regalandoci momenti di comicità, molto rari per un attore che abbiamo visto spesso recitare troppo seriamente in film western o altri thriller, e la grandissima Doris Day? Inizialmente sottovalutata dallo sceneggiatore Ernest Lehman ha dato invece un'ottima prova di sè sia nei momenti drammatici che comici ma sopratutto in veste canora, quando cantava a squarciagola la famosa canzone "Que serà serà" (inventata in questo film facendogli ottenere l'oscar come migliore canzone), per farsi sentire dal figlioletto tenuto prigioniero nell'ambasciata, e durante il concerto alla Royal Hall di Bernard Herrmann (musicista del film) quando con un urlo impedisce un'attentato all'ambasciatore. La suspence è molto forte, sopratutto quando si vede uscire piano piano dalla tenda il cannone della pistola per uccidere l'ambasciatore e quando James Stewart cammina col figlioletto mentre l'assassino gli punta dietro la pistola. Sconvolgente la colonna sonora dei titoli di testa che riprende l'orchestra di Bernard Herrmann. Il maestro Alfred Hitchcock in questo capolavoro ha fatto ricorso ai suoi temi preferiti: lo scambio di persona e l'innocente costretto ad arrangiarsi a modo proprio per salvare la pelle di sè stesso, (in questo caso di qualcu'altro, il figlio). Grazie alla buona qualità del dvd il film sembra fatto di recente e si possono notare i colori perfetti, sopratutto nella parte girata in Marocco. Alfred Hitchcock, visto che é stato un maestro per tutti i registi venuti dopo di lui lo considero il numero uno, il migliore di tutti i tempi, e spero che presto questo tipo di cinema ritorni, come anche degli interpreti simili, perchè questo è il vero cinema, altro che tutte queste noiose e nauseanti schifezze moderne, sia americane che italiane (e non voglio fare nomi) così tanto apprezzate e sopravvalutate dalla critica ma sopratutto dal pubblico. Consiglio a tutti la visione di questo film, non perdetevelo.



Matteo, 18 anni, Cesena (FO).




straordinaio sotto tutti gli aspetti

(10/10) Voto 10di 10

bellissimo, hitchcock mi ha sorpreso ancora una volta: la suspance, gli enigmi, i personaggi misteriosi e la storia sono assolutamente perfetti. E pensare che al giorno d' oggi ci sono film altamente stupidi nei cinema, quanto vorrei essere nato negli anni '50: avrei sicuramente speso le mie lire per vedere un film del genio del brivido.



Andrea, 13 anni, Treviglio (BG).




il fragoroso colpo di piatti....

(9/10) Voto 9di 10

...c introduce in uno dei film più angoscianti del maestro del brivido: le due ambientazioni, una africana e l'altra inglese, danno la sensazione di entrare in luoghi poco battuti e pericolosi; la prima parte del film si aggira attorno ai toni della commedia ed è ricca di humor ma anche con increspature di inquietudine tipicamente hitchcockiane. Nella seconda l'azione si sposta a Londra e l'ironia lascia il posto alla suspense che culmina all'Albert Hall: la scena dello sparo è una delle meglio riuscite dal regista: il musicista Bernard Herrmann alla guida della London Symphony Orchestra dirige una colossale cantata di cupa grandiosità composta da Arthur Benjamin. Il cast è affiatato e gli alti risultati si vedono.



leo, 22 anni, modena.





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