ho visto una volta questo film e mi è piaciuto molto, secondo me è anche superiore a "La Strada". Soprattutto il messaggio che il regista voleva trasmettere è che, nonostante le delusioni, le illusioni e la sofferenza, la vita continua e non si smette mai di credere ai sogni, come fa la protagonista nella scena finale (che è memorabile); ed era proprio questa la filosofia di Fellini
Fellini è l'icona del neorealismo.E Questo film è bellissimo.
Si può chiaramente notare il cambio delle tecniche, oggi molto più sofisticate, moderne e altamente tecnologiche ma questo film resta di una regia così pura, semplice e genuina, riesce a farti entrare nei panni del personaggio, a farti gioire e soffrire con esso, a seconda dello stato d'animo.
La moglie del regista, nei panni di Cabiria, può vantare una straordinaria interpretazione che rende chiaramente l'idea della povera protagonista, perseguitata dalla sfortuna, che non sa smettere di sognare anche quando le illusioni diventano un muro infrangibile che provoca tanto dolore.Una donna sempre bambina, che continua a stupirsi ancora delle piccole cose e che nonostante tutte le delusioni aspetta ancora che arrivi l'amore...Un mondo semplice, fatto di sogni che entrano in contrasto con la realtà, personaggi umani, con sentimenti da poter condividere con lo stesso spettatore, un mix di comicità e malinconia che rendono questo film parte della storia del cinema.
Fellini ritenne di aver "fallito" la parte finale di questo film, dove la masina cede ad un'interpretazione drammatica "alla magnani", abbandonando la connotazione di "pinocchietto" del personaggio. ma forse la sceneggiatura non lasciava molto scampo. resta il fatto che il film è molto bello soprattutto grazie alla grande interpretazione della protagonista. un fellini "alla pasolini", che guarda all'ignoranza con rispetto ed intelligente complicità.
Giulietta Masina, moglie del regista, nel ruolo di Cabiria è fantastica, questo film non ti stufi mai di vederlo e lo possiedo in dvd insieme a "i vitelloni"; ne sono felice perché sono uno dei pochi anzi pochissimi giovani cui hanno ammirazione per questi film che rispecchiano i tempi ormai perduti.