Notasi che l'ho visto in coda a "Frequency", ottimo film di fantascienza con un superbo Dennis Quaid. Ecco, questo è uno dei numerosi casi in cui un film che vuole essere un dramma psicologico si trasforma in un illogico bailamme. Al di là della vena assolutamente sessita (o meglio sessuofobica) che non rende giustizia ne alla donna ne all'uomo, il finale sconfina nella pura "fantasy", tanto che in confronto "Frequency" sembra un dramma neorealista!! In nessun Paese civile (e l'Australia mi risulta che lo sia) una donna per una o più eventuali scappatelle del marito possa architettare un piano che rasenta la criminalità...i gigli, poi, trovo assolutamente non credibile che possano seguire una donna che ha evidenti problemi psichiatrici. No, non ci siamo, i lgiusto finale sarebbe stato una bella "rentree" della moglie con prole con la frase "abbiamo scherzato" e già così il tiro birbone sarebbe stato sufficiente ed i film credibile...Inoltre mi permetto di aggiungere che la tanto deprecata (dalla donna) "vita sessuale" della coppia credo sia quella di milioni di persone...ne più ne meno....No no ci siamo proprio
Buono lo spunto, discreta la regìa e la fotografia. Non male gli attori. Ma la sceneggiatura non tiene. Completamente irreale lo svolgimento nella seconda parte del film. L'uomo accetta in maniera inverosimile la serie di orribili eventi che lo colpisce senza reagire in alcun modo. Piuttosto difficile credere che i figli di 10 e 13 anni possano sparire con la madre senza lasciare traccia e senza volersi mai più fare vivi col padre che amano. Impensabile che questo poveraccio non si metta in contatto con la polizia o non pensi a una vendetta nei confronti del vicino complice e amante della moglie psicopatica. Si prova più odio per la donna che schifo per l'uomo. Ma siamo sicuri che fosse questo lo scopo del regista?
Premetto che il film mi è piaciuto anche se me lo aspettavo più sottilmente diabolico e perverso. le critiche che avevo letto prima di andarlo a vedere mi dicevano di una condanna dell'egoismo maschile. invece secondo me sono le donne ad uscirne male. la colpa del marito era quella di essere stato affettuoso e presente con i figli, di non aver fatto mancare nulla alla famiglia, di aver sempre desiderato la moglie! "colpa gravissima" l'aver voluto portare un po' di pepe a letto con degli accessori non convenzionali..o di aver avuto sempre il desiderio di "esplorarla". ed in 15 anni lei non gli dice nulla. prende sempre il discorso alla lontana e non l'affronta mai direttamente. si sentiva vuota? ma invece di fare la prostituta mentre il marito lavorava ed i figli stavano a scuola, poteva trovarsi qualche passione o interesse. o forse vuoto chiama vuoto? questo vizio femminile di non parlare mai del problema ma di covarlo dentro fino a farlo esplodere penso sia il tema di tutto il film. e poi per mezzo di chi si vendica? del vicino di casa brutto e deforme diventando, con lui, veramente un oggetto. bello il contrasto tra le lacrime vere del marito e quelle finte della moglie mentre gli parla del falso tumore. oppure la differenza di rapporto con i figli: per il marito unica ragione di vita, per la moglie semplice strumento di vendetta personale!
complessivamente un bel film, originale, ben costruito e soprattutto che stimola la riflessione.
Il film parte decisamente bene, la tensione è sempre crescente ed il regista, aiutato da una impercettbile ma azzeccatissima colonna sonora, è bravo a coinvolgere lo spettatore in un crescendo di attenzione nei confronti di una vicenda che appare decisamente intrigante. Man mano che il film procede, tuttavia, al di là di qualche accettabile colpo di scena, la sceneggiatura inizia a perdere colpi fino al naufragio finale. Il monologo a sfondo sessuale dlla donna, poi, è decisamente ridicolo: scomparire per sempre assieme ai figli per colpa di un cetriolo o di un vibratore o, addirittura, del dito del marito, usati per finalità sessuali? sentirsi una nullità perchè il marito non le consente di pagare le bollette? e poi che fa la moglie? rivela di mettere i soldi da parte grazie ad un'intensa attività sessuale come prostituta.... insomma, dopo un'ora di pregevole fattura il film perde quota fino a precipitare, in picchiata, verso un finale tanto deludente quanto poco credibile.
L'ho trovato terribilmente noioso. La sceneggiatura è anche buona, gli attori ottimi nella loro interpretazione. L'assenza quasi totale di musiche lo rende un bel po' piatto, e la lungaggine di quasi tutte le scene fa venire sonnolenza. I rari momenti di tensione durano molto poco; la trama è di quelle che può tenere sulle spine per tutta la durata, ma di ritmo incalzante e di suspence c'è solo l'impressione. Bella la scena finale :)
Trailer italiano (it) per La natura dell'amore (2023), un film di Monia Chokri con Francis-William Rhéaume, Magalie Lépine Blondeau, Pierre-Yves Cardinal.