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Il processo

Opinioni presenti: 4
Media Voto: Media Voto: 8 (8/10)

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L'opinione di Riccardo

(9/10) Voto 9di 10

Concordo con alcune opinioni espresse su questo film, Welles è stato magnifico nel rappresentare le ambientazioni oniriche e surreali del libro di Kafka. Non è allo stesso livello, però, nel ricreare quel senso di ineluttabilità, di incapacità di combattere il sistema molto ben espresso nel libro di kafka e qui rappresentato forse in modo meno coinvolgente con un Signor K. troppo impulsivo e nervoso rispetto a quello del libro. Come quasi sempre accade il libro è un autentico capolavoro, il film poteva esserlo ma sento che gli manca qualcosa per esserlo davvero. Comuqnue resta sempre un film grandioso e Welles nonostante abbia girato un film fuori dal sistema Hollywoodiano ed a basso costo è riuscito a fare un film che, se non è un capolavoro, è comunque un film da tenere sicuramente in grande considerazione. Consiglio la visione soprattutto se si è letto il libro.



Riccardo, 42 anni, Montesilvano (PE).




Il processo

(7/10) Voto 7di 10

Uno dei film più difficili da commentare. Ecco cos'è 'Il processo', diretto ed interpretato da Orson Welles e tratto dal capolavoro di Kafka. Da un punto di vista tecnico il film è semplicemente memorabile. Ambientazioni cupe e fantastiche, fotografia sublime, ombre, luci, pareti, mobili...tutto sembra partecipare attivamente alla pellicola. Welles si muove agevolmente tra il claustrofobico e l'onirico, tra il surreale ed il grottesco, il drammatico ed il fantastico, e lo fa con grande autorevolezza e sapienza. Come già detto da altro attento commentatore, tuttavia, la sceneggiatura è il punto debole dell'opera. Non nego l'enorme difficoltà nell'adattare il romanzo di Kafka a riduzione cinematografica, tuttavia a volte risulta troppo ostico seguire i dialoghi e partecipare alle emozioni dei protagonisti. Insomma, è difficile 'entrare' nella storia, nel film; affiancare i protagonisti. E, complice l'atmosfera, la pellicola rischia di restare 'fredda' e distaccata. Per il resto, azzeccate le musiche e buone le interpretazioni. Insomma, film difficile e da seguire con grande attenzione.



Trixter, 35 anni, Roma.




L'incubo wellesiano

(7/10) Voto 7di 10

Welles gira quel film che nelle prospettive poteva essere il suo film più ambizioso nonché capolavoro. Infatti la sua forte visionarietà ben si apprestava a ritrarre le pagine del libro di Franz Kafka "Il Processo", che tanto più sembrano reali, tanto più si allontano dall'esserlo. Giusta quindi la scelta di rappresentare il film come un unico incubo atemporale dove luoghi e tempo si susseguono con la logica del sogno e dell'inconscio. Bellissime le scenografie e inquietanti, specie l’ufficio di K., grandissima come sempre la regia di Welles che continua con forza a negare l’uso delle zummate, da lui considerate un vero sacrilego! Il vero punto debole sta nell’interpretazione degli attori, ma forse ancor più nella sceneggiatura. Non era facile per Perkins interpretare un non volto di un non libro, e alla fine il risultato è piuttosto buono, ma risulta evidente come una eccessiva ricerca di surrealità nei dialoghi, spesso sfiora la comicità dei fratelli Marx, piuttosto che la freddezza e drammaticità oggettività di Kafka. Il film in sostanza è bello, ma con un'altra sceneggiatura avrebbe potuto unirsi agli immortali capolavori di Welles.



Nicola, 20 anni, Carraie (RA).




Orson welles era un genio.

(10/10) Voto 10di 10

Beh che dire. all´inizio del film anthony perkins dice che egli da piccolo accusato di aver fatto una stupidezza di cui pero´non era colpevole, infine avrebbe creduto di esserne veramente il colpevole. la scena nella chiesa. anthony perkins dice a orson welles che la giustizia ha perso, dato che non e´riuscita a far credere a lui di essere colpevole di un reato che non ha commesso. a questo punto il potere della giustzia termina. joseph k. accetta la sua condanna ma egli ha vinto.- fantastico film di orson welles, fantastica l´ambientazione (che idea: tutti gli scenari si trovano nello edificio- il potere della giustizia arriva perfino ad infestare la chiesa), fotografia bellissima con effetti da mal di testa ( anthony perkins che scappa dai bambini). grande storia che descrive un incubo (per questo il film a tratti sembra quasi surreale) e il potere della giustizia che riesce perfino a far credere qualcuno di essere colpevole. línizio del film e´ memorabile, con orson welles che parla dall´off. capolavoro.



Giacomo, 14 anni, Svizzera.





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