Ho visto il film al cinema, appena uscito.L'ho rivisto diverse volte. Che dire? Straordinario: la magnus opus di Clint Eastwood. Grande sceneggiatura,potente regia,interpreti magistrali. A mia modestissima opinione è uno dei miglior i film degli ultimi 20 anni. E riguardo alla questione morale, come tanti altri capolavolavori della storia, non vuole insegnarci nulla: ti mostra la vita, spietata, infame così com'è.
Ho visto un pò tutti i film di Eastwood (regista) e devo dire che non nè sbaglia mai uno tutti quelli che fà sono dei capolavori o quasi come questo ottimo film dalla trama coinvolgente è vero che manca un pò di azione ma viene dato, giustamente secondo me più peso, all aspetto psicologico dei protagonisti ed in questo modo ti tiene incollato allo schermo senza mai annoiare nonostante la durata di 2 ore circa...che dire poi degli attori Sean Penn è spettacolare in ogni ruolo che interpreta, ottimo anche Kevin Bacon in una delle sue migliori performance. Sinceramente lo consiglio a tutti coloro che vogliono vedersi un bel Film.
Voto 8
Finito il film il mio primo commento è stato: MA PERCHé FARE DEI FILM COSI? Uno dei personaggi principali (quello di Penn)è un ASSASSINO. Solo il mito della violenza americana può ammantare il tutto sotto il manto del farsi giustizia da sé e del dramma psicologico. Certo, può dare un'idea di come menti e sicari della criminalità organizzata vivano tranquillamente nella nostra società amando i loro figli ecc. ecc., se uno già non ci aveva fatto un pensierino. E se lo spettatore resiste all'azzerramento morale che il film di fatto propina, ripunta l'indice contro gli effetti DEVASTANTI della pedofilia (e della violenza sessuale in genere). L'unico personaggio che aveva uno spessore morale era proprio quello di Robbins (interpretato veramente bene), ma che viene completamente venduto non solo dalla moglie, ma dal film stesso, che di fatto lo fa finire come un perdente semplicemente ammazzato. Almeno nel libro il detective promette alla moglie che perseguirà con tutte le sue forze il suo assassino. Nel film il gesto finale del detective contro l'assassino lascia adito a qualsiasi interpretazione, compresa quella della INAMMISSIBILE complicità morale. Nella quale finisce per passare in second'ordine anche la reazione che possiamo avere di fronte alla terribile indifferenza nei confronti delle vittime, Celeste e suo figlio. Certo il film tecnicamente ha i suoi pregi, ma anche sotto quel profilo, vengono non dico azzerati, ma quasi, dal finale, che è abborracciato con l'uscita di cui sopra del detective e il deus ex machina fatto fare al personaggio della Linney (se davvero lei era così il personaggio prima andava svolto e approfondito ben diversamente!). Eastwood nei suoi film tratta tematiche affrontate da pochi, questo gli do atto, ma per favore non così! E i film li sa fare, a maggiore ragione è un peccato sprecare le cartucce così.