Vedendo questo film la sensazione è quella che Muccino Jr si sia messo nelle mani di produttori in vena di fare cassa sfruttando l'indubbio appeal che il giovane attore esercita sui giovani soprattutto. Essendo giovane e inesperto evidentemente si è fatto prendere la mano addebitandosi una operazione che va al di là delle sue possibilità. Il peggior modo per iniziare una carriera cinematografica da regista. Perchè il cinema è una forma d'arte, che necessita di autentica ispirazione. Qui di ispirato non c'è nulla: è una insalata di clichè insopportabili (a cominciare da personaggi schematici e monodimensionali) che umiliano la dignità del grande schermo. Con l'aggravante della pretenziosità: tutti sembrano impegnati in una opera da intellettuali, sfruttando tematiche molto delicate, banalizzandole. Ulteriore contraddizione è quella di aver fatto un film evidentementemente votato ai grandi incassi(a cominciare dalla capillare distribuzione) con alte pretese autoriali, due cose che cozzano tremendamente. Non basta mettere addosso a un giovane panni trasandati (in modo calibrato, quasi modaiolo) per raccontarne le difficoltà, le tremende prove che la vita impone a ogni giovane. Perchè si rischia di appiattire tutto, di semplificare quello che non è semplificabile. Facendo un paragone calcistico non si può far esodire in serie A un giovane inesperto nella partita + importante senza rischiare di bruciarlo, perchè nel 99,9% dei casi si brucerà a patto che non sia Maradona: e sul fatto che Muccino Jr non sia Fellini penso siano tutti d'accordo.
Non capisco come può un film così avere una media così bassa..L'ho visto poco fa e devo riconsocere che é davvero un bel film, non annoia per niente..e Muccino é un grande..
Sono stanca di assistere alla banalizzazione di temi psicoanalitici fondamentali(complessi edipici, crisi di abbandono ecc) da parte di "registi" che non sanno manco dove stanno di casa. i riferimenti alla madre, al marcio che non va via, a lui che aspettava fuori dalla stanzetta dove la madre veniva rinchiusa quando era in crisi di astinenza, quella ridicola scena di panico nel wc del bar... basta basta basta. un film pessimo, noioso, insulso, personaggi senza spessore, una ricercatezza estrema dei dettagli per un risultato che è fastidioso ed esasperante.io conosco bene la psicologia e il dolore vero di chi ha sofferto e questo film mi è risultato offensivo e svilente nei comfronti di chi, nelle vita, ha sofferto veramente. e quella crescentini poi, ma vattene a lavorare e struccati bene la faccia... ma fai attenzione però perchè "dopo brucia". bisbetica