Il regista, secondo la mia opinione, intende trasmettere che, quando si commette un delitto, anche a distanza di molti anni e redenzione, il perdono è possibile riceverlo solo e soltanto dentro di se.
Si può mentire agli altri, ma non a se stessi, per questo quando si è riusciti a perdonare le proprie colpe è giusto cambiare totalmente luogo di esistenza.
Gli altri a cui si è fatto del male, non comprenderebbero comunque la tua penitenza.
Il film è di una dolce tristezza stravolgente.
Per me riflette la vera condizione che potrebbe trovare un ex galeotto una volyta tornato al mondo, diciamo, "normale"
Buona l'interpretazione del sempre misurato Freeman
Ovviamente splendido.
Morgan Freeman da un po' è diventato una garanzia.
La parte di Thornton è veramente ben fatta.
Probabilmente ilo ruolo del pentito e malinconico gli calza alla perfezione.
Molto bello.
personalmente ho trovato questo film di una lentezza snervante,prima e assoluta osservazione!non c'e'stato mordente(mi stavo addormentando) o qualcosa per cui valesse la pena non pigiare il pulsante "off"...ma la cosa che meno ho sopportato e' stata l'ovvieta' e forse in se la banalita' con cui e' stato trattato il tema.in conclusione l'ho trovato per nulla interessante!
Il film è molto introspettivo, parla del perdono e dei 5 gradini da fare per riuscire a ottenderlo. Peccato però per la lentezza a certi versi un po' pesante