Non ha niente di interessante questo film. Come anche in Gerry la noia fa da padrona. La tensione è completamente assente, non si vede l'ora che il film decolli, senza però sapere che non decollerà mai. I personaggi sono caratterizzati male, molto superficialmente, c'è il tipo a cui piace scattare foto, il ragazzo biondo che non ha alcun tratto distintivo, la sfigato ecc...ma non riescono ad instaurare alcun tipo di empatia con lo spettatore, di conseguenza al momento della strage non si può provare alcun tipo di malessere o shock. Al contrario si prova la stessa dose di indifferenza di una sparatoria alla Steven Segal in cui muoiono tutti i cattivi di cui non si sa niente o quasi. Per non parlare dei piani sequenza infiniti, veramente a caso, ho capito che è un tratto distintivo del regista però che palle, li allunga sempre 30/40 secondi più del dovuto. Recitazione degli attori scarsina. Lo sconsiglio fortemente a tutti.
Un film veramente schifoso. Inutile, di pessimo gusto in cui non succede nulla per 60 minuti e poi comincia a succedere qualcosa nell'ultimo quarto d'ora. Miglior premio per la regia, ma stiamo scherzando? Vi siete fatti di acidi sicuro. E' il film con la pessima regia mai vista, mettersi la dita negli occhi fa più piacere che guardare quella mer**. L'intero svoglimento del film non ha senso, è veramente un qualcosa di non definibile.. NON è UN FILM, è UN PARTO DOLOROSO!
Nonostante i premi prestigiosi e un profluvio di mega lodi da parte di critici e cinefili, questo Elephant, a mio modestissimo parere, è ben lontano dall'essere un lavoro riuscito. Si tratta, sostanzialmente, di uno sterile esercizio di stile da parte del regista, non tanto "brutto" quanto piuttosto "inutile"; il classico film alla fine del quale non puoi fare a meno di chiederti: "E quindi?". Lo scopo di Van Sant è chiaro sin da subito: ricostruire la strage del liceo Columbine usando un taglio documentaristico e una narrazione asciutta per rendere la vicenda il più coinvolgente e realistica possibile agli occhi dello spettatore. Ed ecco dunque che ci troviamo catapultati nella volutamente banale - e un po' meno volutamente soporifera - quotidianità di alcuni liceali, che verrà bruscamente interrotta dalla sparatoria. Insomma, niente domande, risposte o giudizi espliciti, ma solo la rappresentazione di vite ordinarie spazzate via improvvisamente da un fatto straordinario, il quale appare ancora più inquietante perché pianificato dai due killer in tutta tranquillità, come fosse una partita a un videogame. Bene. Capito. E quindi? E quindi nulla, è tutto qui, il problema è che questo "tutto qui" si protrae per ben 80 minuti quando per dire le stesse cose ne sarebbero bastati 30. Come ho già detto occorre pochissimo per capire, e magari anche apprezzare le intenzioni del regista e le motivazioni della scelte tecniche/narrative, ma poi verrà naturale cercare qualcosa che vada oltre i virtuosismi tecnici, ma purtroppo non troverete nulla, solo la compiaciuta riproposizione della stessa idea fino allo sfinimento. Certo, se siete dei cinefili potete lanciarvi in magnifici discorsi tipo: "Ommammamia che figata i lunghi piani sequenza, le vicende che si intersecano, la musica classica, l'atmosfera allucinata...". Però se osservare per interi minuti le spalle dei ragazzi che camminano per i corridoi non vi fa venire voglia di stracciarvi le vesti (e ve ne verrà ancora meno dopo aver assistito a 9-10 scene simili), finirete piuttosto per concentrarvi sulla carrellata di imbarazzanti stereotipi usati per descrivere i ragazzi (la bella coppietta, la racchia emarginata, le fighette superficiali che vomitano ciò che mangiano, il tizio con velleità artistiche...) o sull'eccessiva ripetitività e lunghezza della descrizione della "normale vita da liceo" (non male riuscire a far apparire lungo e ripetitivo un film di 1h e 20!). Insomma, quello che sembrava uno spunto valido si rivela qualcosa di tanto pretenzioso quanto inconsistente, e alla fin fine innocuo. Per me è un grande "Bah!", molto meno profondo ed educativo di quanto voglia far credere.
..molto bello e interessante come prospettive dei vari personaggi...pero' alcuni particolari non realistici me lo hanno fatto sembrare tipo filmato amatoriale su youtube. E infatti proprio su youtube l'ho visto.
Io sinceramente non capisco chi critica questo film, questo film e' bello anche perche' e' fatto cosi'. La storia e' ispirata al Massacro della Columbine High School e il ragista non voleva un film solo di azione e sparatorie perche' in questo caso era facile che il film avrebbe avuto il peccato della superficialità in una storia vera morti 12 studenti e un insegnante. L'unico difetto del film che alcune cose del film non sono andate veramento come nel film come quando Eric sparo' a Alex(nella realta' si chiamava Dylan), che dopo i fatti veri successi era diventata un'ipotesi quando i poliziotto hanno cercato di ricostruire i fatti, ma poi smentita e' Eric e Dylan si suicidarono sparandosi da soli, io se fossi stato il regista avrei lasciato con questi ritmi e atmosfere ma il finale lo avrei cercato di farlo in modo piu' coerente hai fatti reali, comunque un bel 8 se lo merito.