Casotto è un film intrigante fino dalle prime scene in cui il regista si sofferma su particolari che in un primo momento sembrano insulsi, ma poi dal ruolo di ninetto davoli e del casotto (ripreso vuoto all'inizio e alla fine del film)si dipanano situazioni complesse e ben orchestrate.
carina l'idea di far piovere per raggruppare i personaggi. e lo strano è:cosa ci fa una giovanissima jodie foster che parla romano?
Ottima l'idea di Sergio Citti, ottima trama e ottimo cast nonostante il badget ridotto!Ma è forse questo che lo rende un capolavoro...
L'ambientazione claustrofobica rende familiare situazioni che non ci appartengono e permettono allo spettatore (consapevole voyer) di affezionarsi ai personaggi. L'avvicendarsi di storie è suddiviso magistralmente in modo tale da suscitare curiosità ed attesa.
Assistendo a questo indubbio capolavoro ci si mette nella posizione di chi spia dal buco della serratura, o meglio, da un buco nel muro.
Chi ha criticato questo film sostenendo l'inutilità di alcune scene di nudo non ha forse compreso la poetica ironia che pervade scene di normalità familiare, come il pranzo peparato per una domenica al mare dalla famiglia di una egregia Jodie Foster.
Assolutamente da vedere: non rientra in generi stereotipati dalla cinematografia.
Ho apprezato il finale velatamente malinconico che lascia in sospeso anche qualche riflessione!
Imperdibile... e, ripeto, OTTIMO!
Gigi Proietti, Sergio Citti, Ugo Tognazzi, Paolo Stoppa, le sorelle Melato, Jodie Foster, Carlo Croccolo, Catherine Deneuve, Michele Placido, Ninetto Davoli, Massimo Bonetti, formano il cast eccezionale di Casotto ed, a chi non avesse avuto l'opportunità di vederlo, consiglio assolutamente di cercare questo film e di seguire con estrema attenzione la trama geniale ed originale pensata da Franco Citti.
La storia interamente ambientata in un "Casotto" di Ostia(il casotto era una grande cabina comune, dove fino a qualche decennio fa ci si poteva spogliare e cambiare, prima di andare in spiaggia) è un succedersi di piccole vicende meschine ed ambigue, ma anche divertenti, che vedono come palco la grande e triste cabina gialloblu, appunto il casotto.
Naturalmente non aspettatevi gag nello stile Vanzina, perché qui ci troviamo davanti ad una sorta di spaccato umano, nel quale non è negata nessuna bassezza e volgarità e le battute, per la maggior parte in dialetto romanesco,
son spesso molto forti e talmente dirette da renderlo un film destinato ad un pubblico adulto; però non si sfocia neanche nello scontato tipo Thomas Milian, dove le battute a volte sono costruite in una maniera scurrile gratuita e non hanno profondità e tantomeno una funzione esplicativa.
Non so come definire questo film, perché non è la classica pellicola che si attacca al cuore, non ne ha le caratteristiche, ma è senz'altro il film che si consiglia all'amico e con il quale poi si commentano le battute e la recitazione superlativa degli interpreti.
Secondo me un capolavoro.
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(9/10)
