Quando i film parlano di eventi storici, non possono banalizzare ne generalizzare...e' storia, punto.Chi ha vergogna della propria storia e'solo un ipocrita.Questo e'un gran bel film, ma c'e' di meglio.
Personalmente sono rimasto molto deluso da questo film, la distinzione manichea tra buoni-contadini-comunisti e cattivi-padroni-fascisti fa veramente ridere ed è una semplificazione della realtà totalmente priva di qualsiasi pretesa di obiettività.
Il personaggio Attila è una macchietta, ma a mio parere anche tutto il popolo contadino e lavoratore perde di dignità in questo film che lo ritrae come una massa di ignoranti, ingenui e utopistici comunisti. Il finale in cui il padrone non viene giustiziato perché i comunisti sono buoni e i fascisti cattivi è da operetta.
Questo film è spazzatura perché l'Italia del Novecento non era quella . La vera tragedia è stata la follia della guerra e della guerra civile, il comunismo ha fallito ed è morto come ha fallito ed è morto il fascismo,la propaganda e il populismo non è cinema e non è arte.
Son pienamente daccordo con umberto che mi ha tolto le idee.comunque credo che le persone che elopgiano quest schifo siano delle idee del ridicolo e insulso regista alla pari con moretti e benigni;la scena in cui il fascistone cattivone pedofilone e frocione uccide il ragazzo fa veramente pena.
ho rivisto questo film dopo molti anni(per la precisione 28)e ho provato le stesse emozioni, sia negative che positive.Incredibile! oggi come allora ho apprezzato le scene corali e le ambientazioni, i personaggi, la recitazione e i movimenti di macchina, roba da da vero capolavoro, ma continuo a non capire alcune scelte del regista,ovvero l'ingenuità nel descrivere i fascisti come uccisori di gatti e di bambini:capisco l'esigenza narrativa di mostrare più che narrare, ma sembra che a girare certe scene ci fosse un altro, mi riesce difficile pensare che la stessa persona che immagina la nascita del fascismo nella chiesa(perfetta) dia poi una sterzata brusca con la storia del bambino rapito,violentato e ucciso...va bene il simbolismo, ma quando è troppo risulta francamente ridicolo. penso che sia un film riuscito a metà,oggi come allora
Dovevo immaginare che tra le critiche a questo film, spuntasse, come un fungo velenoso, l'anti comunista per eccellenza che giudica il film in modo indecoroso, solo perchè il regista ostenta le sue idee, ovviamente in contrasto il fervore anticomunista dell'eccelso critico. Egli accusa coloro che apprezzano questo CAPOLAVORO, perchè offre una visione troppo atea e rossa della storia. Certo, egli avrebbe dovuto rappresentare i preti e i padroni a braccetto con i fascisti mentre aiutano il popolo italiano mentre i condadini, quegli sporchi comunisti, che si divorano i bambini per pura goliardia.Ora,non sono qui a fare politica, ma ogni film va, e non andrebbe, VA giudicato per la sua bellezza, le inquadrature, la bravura degli attori e del regista, e non per le idee politiche del regista.Invece, questo eccelso personagio,credendo di essere originale, è scaduto nell'ipocrisia, scadendo nelle solite ed inutili polemiche.VERGOGNA!!!Se il critico a cui mi riferisco non apprezza film di questo calibro, gli consiglio di andarsi a vedere quei bei film di zeffirelli, pieni di merletti, di buoni sentmenti, dove il comunismo è bandito, e dove il paradiso si può raggiungere solo con se si possiede un animo gonfio d'amore, dove l'odio è bandito, e dove l'odio è bandito.
Ovvio che questo film merita dieci, e forse lo ritengo il più bel film che abbia mai visto.L'unica pecca, da me non considerata un difetto, è il fatto di essere uscito in due atti, che gli ha precluso la via per il trionfo agli oscar.