L'esame di coscienza del protagonista che rifiuta di accettare tacitamente la scottante verità del traffico clandestino di organi umani, è, inizialmente, ben racconatato, in stile noir e con un buon ritmo, mentre nella seconda parte ha il difetto di recedere nel melodrammatico ed infine nel più classico dei lieto fine.
Forse la mia è un'opinione troppo personale (ma che opinione sarebbe altrimenti).
L'ho guardato lasciandomi coinvolgere forse un po' troppo, sorridendo prima, quasi desiderando di piangere poi.
Fa pensare e riflettere.
Un film sicuramente da vedere per cercare di conoscere almeno un poco quella parte di mondo, fin troppo cruda nella sua tangibile realtà, che troppe volte rimane in secondo piano.
Ho guardato questo film quasi per caso, forse attratto principalmente dalla presenza della Tautou attrice che stimo molto, e ne sono rimasto piacevolmente colpito. E' una storia difficile, dove forse l'unico limite sono gli innumerevoli temi presenti non tutti trattati a dovere, ma questo è comprensibile in quanto il regista ha scelto di sfruttare il tema del contrabbando di organi per descriverci la difficile situazione degli immigrati clandestini a Londra(e non solo). Il film piace perchè non è mai scontato e banale, i personaggi riescono a farti amare(o odiare)i loro personaggi e li interpretano bene; il film non è velocissimo nello scorrimento ma questa pseudo-lentezza serve a calrsi nel clima della povertà di tutto fuorche' dell'anima. Insomma consiglio la visione di questo film a tutti coloro che credono che gli immigrati siano solo delinquenti e ignoranti, ebbene esistono altre realtà.
Qualitativamente siamo di sicuro ad un film al di sopra della media, ben girato e ben interpretato dagli attori, con un soggetto bello, ed una resa finale che lo fa sembrare più una commedia dai risvolti amari e drammatici che un thriller. Il messaggio sociale del film è poi di grande attualità e apre una finestra sulla tragica realtà degli immigrati, uomini e donne spesso dimenticati che in Paesi notoriamente "liberi" devono lottare quotidianamente per avere riconosciuti i propri diritti, che non hanno!
Da vedere e rivedere