Mi ha affascinato!L'ho goduto da solo nel silenzio più assoluto,ho gustato ogni scena, ho assaporato ogni immagine,ho carpito ogni suono; l'ho guardato a bocca aperta aspettando la scena successiva come fosse stato un triller,cercando di non perdere nulla delle espressioni di ogni personaggio per capire quello che non veniva detto.Ma quello che non veniva detto traspariva da tutto, dalla bella musica,dal colore usato,dall'espressione dei personaggi...Stupendo!...Ma assolutamente per adulti!!
un film d'animazione bellissimo e molto particolare soprattutto per lo stile(è quasi completamente muto), dai colori(talvolta ricordano un quadro di Hopper),i fondali(la città di Belleville sembra una deformazione delle grandi città americane,infatti c'è una statua della libertà incredibilmente grassa),le musiche(canzoni comprese)e i personaggi(la nonna,il cane,il nipote sempre triste,il mafioso nano e soprattutto un trio di eccentriche vecchiette che pescano rane lanciando bombe a mano nel fiume).
Scene da ricordare:l'inizio in stile anni '30;l'attraversamento dell'oceano in battello;l'incontro con le vecchiette sotto un ponte;l'inseguimento finale.
Da non perdere.
Gran bel film: commovente e nostalgico nei disegni, delicato e francese nella storia, ricco di citazioni stereotipate ma anche di riferimenti pittorici e letterari che rimandanno ingenuamente ad alcune atmosfere di Queneau...raffinato il gioco musicale degli oggetti di tutti i giorni e il gusto dolceamaro che lascia allo spettatore.
Adatto a tutti, ma penso piaccia di più agli adulti (dai 13 anni in su) che non ai bambini.
uno dei piu' bei film d'animazione ma anche no
per la musica per il grottesco dei personaggi che si deve digerire per poterlo apprezzare
poesia molta e sogno
elogio dell'affetto e anche dello sport, della musica e dello spettacolo
non lo vedo pero' adatto ai bambini; trovo limitante pensare che animazione sia automaticamente sinonimo di "destinato a un pubblico di infanti"
non credo che un seienne possa apprezzare le moltissime citazioni e credo che dalla cupezza di alcune sequenze come quella del pasto a base di rane potrebbero addirittura ricavarsi emozioni inquietanti; in realta' e' proprio forse nel tratto nel disegno nei colori che la nostalgia si mescola a un senso di grottesca anzianita'
da vedere anche piu volte
Ho visto "Appuntamento a Belleville" la sera del 24 dicembre 2005, dopo una cena disastrosamente esagerata, con seguente tombolata e torrone.
Erano le 11 e qualcosa, ero sdraiata sul divano di mia zia. Ho visto questo film per caso, su raitre. Mi ha incuriosito il suo stile, i personaggi grotteschi e caricaturiali. Commuovente il cane, quando appoggia il muso sul grembo della padrona, e la guarda con i suoi occhi tristi e fedeli al tempo stesso. La vecchietta ha un viso da nonna, rotondo e buono, la nonna che ognuno di noi sogna di avere. Le tre cantanti sono al limite della follia, e insieme geniali. Da brividi la scena della cena a base di rane. La musica è stupenda, il ritmo degli oggetti più comuni, il frigo, l'aspirapolvere... perfino l'appartamento delle tre vecchiette ispira un non so che di antico e meraviglioso, quasi sacro, con la sua polvere, la metropolitana che sferraglia a pochi centimetri dalla finestra, tutto rimanda ad un'atmosfera diversa, con un altro sapore, un sapore ormai così difficile da trovare. Retrò, folle, povero, squallido, ma anche geniale. Nostalgico e intrigante. Non so definire bene.
E' un grande film. Ma anche molto cupo. Anzi dire di più. Inquietante. Meravigliosamente inquietante.
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(8/10)
