Amo gilliam. mi piace ogni suo film. mi spiace tantissimo della mancata realizzazione di "man who killed d.c.", e la colpa è stata solo della sfiga (e sottolineo sfiga) e, probabilmente, della carenza di gente disposta ad investire importanti somme in progetti, forse ambiziosi, ma sicuramente di qualità, invece di buttarsi anima e soldi sul primo sequel che gli passa davanti... lost in la mancha (1 sola sala su centinaia lo programma) non è solo la testimonianza di un fallimento, forse neanche lo è. lost in la mancha è il don chisciotte di cervantes. è la storia di un uomo con un sogno, che crede in quel sogno, va avanti in quel sogno, con le sue idee strampalate, con le sue visioni e le sue pazzie, tra mille difficoltà, mille nemici, migliaia di disavventure e, nonostante botte e fallimenti, continua a credere in quel sogno, continua a rimanere totalmente immerso in quella che è l'avventura della sua vita. finchè non torna savio, e capisce di aver sbagliato. capisce che è stata tutta un'illusione. nessuno sceneggiatore avrebbe mai potuto scrivere (e nessuno l'ha fatto) un adattamento migliore del capolavoro di cervantes e nessun film di gilliam sarebbe stato più donchisciottiano di questo lost in la mancha. ottimo, buona la scelta del non doppiaggio e la linea narrativa molto simile alla storia originale. in bocca al lupo per i suoi progetti futuri (magari un film su don chisciotte...) a terry, il nostro regista dalla trista figura.