Che dire del finale? Di riscatto, patriottico, patetico e disonesto, oppure grottesco, derisorio, da feroce presa per i fondelli? Monicelli è grande, ti restituisce tutta la verità - e la miseria - di un popolo, ma portandotici col mozzo alla gola.
Un film che destò polemiche alla sua uscita.
Dimostra la povertà, l'ignoranza e spesso la cialtroneria di alcuni personaggi inviati al fronte smontando una falsa riga patriottica. Interessante l'uso dei dialetti che sottolinea ancor meglio l'Italia rurale di quei tempi. Monicelli associa due cialtroni diversi, lo scontroso Milanese (Gassman) e il truffaldino Romano (Sordi) e riprende una guerra vista dagli occhi di due scansafatiche diversi nel carattere, ma simili nella sostanza, due lazzaroni poco idealisti ma di buon cuore entrambi. Alla fine nonostante tutto, l'arroganza e il disprezzo degli Austriaci farà scattare l'impeto d'orgoglio che gli costerà il prezzo più alto da pagare e si trarrà esempio da una grande lezione di storia; La guerra è fatta anche da tanti eroi "non ufficiali". Imperdibile film antibellico.
questo film è un'opera d'arte. nn si può discutere su di esso, non si possono dare dei giudizi....si può solo cogliere la sua grandezza che non ha tempo ed eguali.
Combattimenti fra aerei nella 1° Guerra Mondiale, una guerra combattuta prevalentemente ed esclusivamente in trincea......????
Effetti Speciali spettacolari in un film film del 50'....?????
Attori scadenti (Gassmann e Sordi).........????
Mancanza di esplosioni spettacolari......????
Vorrei solo ricordare al caro Michele che film come La Grande Guerra di Monicelli sono episodi di grande nostalgia e rimpianto per quello che fu il grande cinema italiano (pensi oggi ai vari Muccino, Veronesi, Troppo belli e Troppo idioti.....!!!)
Che Sordi e Gassmann interpretino due soldati sempliciotti e strafottenti della ferrea disciplina militare è una pura scelta del regista che mette in evidenza quanto il popolo italiano non è mai stato un popolo guerriero, una regia epica che risalta scontri corpo a corpo tra trincee, nonchè la conclusione tragicomica, con i due lavativi al cospetto del superiore Austriaco (quest'ultimo descritto con ferrea perfezione militare oserei dire Kubrickiana) a cui opporranno il gran rifiuto in favore di una causa a loro sempre estranea, ma quanto mai di estremo orgoglio.......!!!!
"La guerra è come un lungo ozio, in cui non c'è un attimo di riposo"...........Capolavoro!!!!!!
Che dire... quando il miglior regista italiano di tutti i tempi collabora con i 2 migliori attori italiani di tutti i tempi, c'è da domandarsi come possa essere il risultato? La grande guerra è un capolavoro che riesce ad intrecciare il comico e il tragico, il serio e il grottesco.
Riesce ha trasmettere la realtà della guerra senza dover ricorrere ai laghi di sangue e agli arti mutilati tanto cari a Hollywood e il conflitto interiore dei soldati impegnati in battaglia.
Ma come detto è anche un film comico che anche nel più tragico dei momenti riesce a strapparti qualche sorriso.
Da oscar il finale con il riscatto, che non ti aspetti, dei protagonisti che porta questa pellicola tra le migliori del nostro cinema e forse di quello mondiale.