Sogni è un capolavoro del cinema di Akira Kurosawa. 7 sono i sogni del regista attraverso i quali ci si immerge nella cultura orientale ricca di rituali e intrisa di valori. Ogni episodio o sogno porta in sè una parte del sogno precedente, ogni immagine è un pretesto per raccontare la bellezza dell'infanzia, la crudeltà dell'essere umano ma anche la sua infinita piccolezza e la sua vera natura, quella originaria puntata all'essere più che all'avere. La critica è asprissima nei confronti di una società, ma sarebbe meglio dire di una mondialità, puntata oramai all'avere, persa nel denaro e nelle guerre, cinica e senza più valori. una civiltà che il regista nei suoi sogni vede correre verso la propria distruzione, la distruzione della natura che si rivolterà contro l'uomo tramutandolo in un orco in preda a lancinanti dolori. un uomo che neppure nel dolore sembrerà capire i suoi sbagli rimettendosi nuovamente sotto una gerarchia di potenti che si magiano a vicenda pur di vivere la loro miserabile e dolorosa vita. Questo l'elogio dell'uomo alla volontà, una volontà che è cieca persino di fronte alla sua sconfitta. Sembra che non ci sia salvezza per l'uomo che si oppone alla natura sfuttandola e distruggendola, la vera pace secondo il regista è nella semplicità, nell'essere, nel vivere affianco alla natura e poi morire di vecchiaia in una gran festa...perchè in una festa?rimediate il film e lo capirete oramai in un mare di lacrime..la fotografia è magistrale, da vederlo e rivederlo anche solo per perdersi nei colori..
Un film praticamente sconosciuto alla mia generazione; mi ritengo fortunata ad aver scoperto questo incredibile regista quando avevo 5 anni grazie a mio padre.
Piu' che vederlo bisogna analizzarlo come un libro e ammirarlo come un dipinto.
Dall'onirismo e dalle visioni surreali, propri del sogno, brillantemente curati da kurosawa con un uso del colore così intelligente e suggestivo da trasformare le immagini in icone, emergono due tematiche che rappresentano il desiderio e l'inquietudine di quasi tutti i sogni rappresentati in questo film: l'amore e il rispetto per la natura e il provocatorio progresso umano. la scena dell'arcobaleno del primo e tutto il sesto sogno sono un inno alla meraviglia della natura. nel sesto sogno vi è il desiderio di un'esistenza fondata sulla purezza della natura, di un contatto armonioso tra l'uomo e la natura. la denuncia al progresso, invece, presenta caratteri allucinanti: si passa dalla tragedia della guerra, fino all'autodistruzione dell' uomo stesso, provocatore di catastrofi. il film, trattando dell'amiguo rapporto uomo-natura, suscita un discorso bioetico dal messaggio essenzialmente moralista e pedagogico, invitando a costruire un rapporto più armonico con la natura. assolutamente degno di menzione, perché raro esempio di spettacolo creato con l'uso esclusivo di effetti speciali e con una fotografia straordinaria, è il sogno i corvi. un episodio da vedere, una lezione di cinema difficile da eguagliare.