Titolo originale: "Brokedown Palace", in Italia conosciuto anche come "Bangkok solo andata".
Il film, drammatico ed emozionante (forse il mio preferito), si regge sopratutto sulla splendida recitazione di Claire Danes: il personaggio di Alice Marano e' di quelli che non si dimenticano.
Il film non e' basato su una sola storia vera, ma su molti fatti realmente accaduti, forse per questo il commovente, coraggioso finale lascia allo spettatore il difficile compito di immaginare cosa accadra' poi. Se il regista lo avesso fatto finire piu' esplicitamente questo non avrebbe cambiato di una virgola il destino dei giovani che sono davvero in carcere nei paesi "esotici" ma forse solo il successo al botteghino.
Bellissima la fotografia e magistrale l'uso delle luci, specie sul volto di Alice/Claire, le cui espressioni sono il filo conduttore di tutta l'opera; un po' superficiale la sceneggiatura che risente del carattere didascalico dell'opera.
Alcune frasi della protagonista si comprendono nel loro vero significato solo alla seconda visione.
Da vedere assolutamente (e' da poco uscito il DVD in italiano) da chi non cerca in un film sesso, violenza ed effetti speciali; consigliabile agli adolescenti imprudenti e a chi non disdegna di versare qualche lacrima.
N.B. chi compra adesso il DVD riconoscera' a stento nella protagonista la Kate Brewster di Terminator 3, ci si deve ricordare che quando il film e' stato girato la Danes aveva circa 19 anni.
Direi uno dei più toccanti film degli ultimi anni, poco valutato dalla critica ma sicuramente un lavoro decisamente all'altezza del compito di raccontare come du culture diverse affrontino il problema delle pene. attuale e molto veritiero.
E’ un film estremamente penoso. Ho scritto questa recensione, semplicemente perché questo è uno dei film che più mi ha irretito e infastidito, tra quelli che io abbia mai visto. E’ il classico film Americano (con la “A” maiuscola), il cui unico scopo è quello di mostrare quanto siamo buoni e umani noi occidentali (e soprattutto loro americani) e quanto invece siano cattivi, corrotti e crudeli gli "altri", ossia quelli appartenenti ad un’altra civiltà, ad un’altra religione, quelli abituati ad usi e costumi differenti dai nostri. Durante la visione del film (che tra l’altro sembra non finire mai talmente è noioso, mal diretto e male interpretato), si assiste ad un continuo susseguirsi di fastidiosi luoghi comuni e di stereotipi, ovviamente tutti negativi, verso gli “altri” di turno, in questo caso i thailandesi. Era dai tempi di “Rambo 2” che non assistivo ad un simile scempio …
Visto che l’unica cosa che interessava al regista era porre l’accento sulle presunte differenze, a livello di umanità, esistenti tra il nostro mondo civilizzato e il selvaggio mondo esotico così differente dal nostro, la storia non può che risultare raffazzonata, poco credibile, piena di bachi e tutt’altro che coinvolgente.
In questo sito, ho letto una miriade di recensioni entusiasmanti su questo film … il chè mi ha lasciato davvero esterrefatto !!! Non riesco proprio a capire come sia possibile apprezzare un film del genere … come si possa accettare che per farci apparire belli, occorra per forza denigrare gli “altri” … boh … Ma fortunatamente qui da noi c’è libertà di pensiero e io, quindi, sono libero di pensare che in definitiva questo film possa fare presa solo su chi è abituato ad apprezzare certe tramissioni televisive impregnate di falsa moralità e di perbenismo e a commuoversi per gli “spettacoli” della De Filippi e della Carrà o per i discorsi di Bush e consociati alle relative nazioni …
Raramente si è visto qualcosa di più stucchevole, disgustoso e soprattutto irritante; un concentrato di autocelebrazione della pretesa superiorità Yankee sul resto del mondo (argomento peraltro attualissimo). Sexy-s*** adolescenti stile Baywatch esportano in un paese Orientale, con le sue tradizioni, leggi e cultura, la loro frivola "way of life", figlia del peggior edonismo borghese post-sessantottino (i viaggi esotici, le canne, il sesso usa-e-getta, la menzogna) e quando si scontrano con una diversa realtà, credono che i dollari, mamma e papà, il Presidente o il solito avvocato a stelle e striscie miracolosamente comparso anche a migliaia di miglia da casa possano risolvere tutto... Dialoghi dozzinali e inconsistenti, situazioni inverosimili (le due donzelle imparano la lingua Thai in pochi mesi..., sceneggiatura da telefilm. Diseducativo; era molto più "umano" Fuga di mezzanotte.