Delirante è l'unica parola cona la quale si può descrivere questa (purtroppo rimasta isolata) prova in veste di regista dell' Immenso Klaus Kinski...dialoghi deliranti,fotografia impossibile, e via di questo passo...
La storia è a dir poco labirintica,e le attrici sono quallo che sono (oltre alla Rettore e a Dalila Di Lazzaro,vi è anche Deborah Caprioglio che viene creditata come Debora Kinski)...ma il film riesce ad entusiasmare e ad emozionare, in primis per le straordinarie interpretazioni di Kinksi padre, ma anche di Kinski figlio (Nikolai, nelle vesti del figlio di Paganini,Achille) , ma anche per i bellissimi luoghi in cui è stato girato (Il Regio di Parma,Piazza San Marco a Venezia ,e così via).
In definitiva,se devo essere sincero,questo delirante pastrocchio mi ha entusiasmato, onestamente mi aspettavo molto di peggio a giudicare dalle recensioni che ho letto...sicuramente non si tratta di un capolavoro,ma (anche se qualche momento di stanca,vedi gli eterni viaggi in diligenza, o le altrettanto eterne camminate di Kinski-Paganini) di un film gradevole, 'particolare' e perchè no, anche bello nel suo essere confusionario e pacchiano...
Citazione particolare per le musiche di Salvatore Accardo,fantastiche...
Delirante è l'unica parola cona la quale si può descrivere questa (purtroppo rimasta isolata) prova in veste di regista dell' immenso klaus kinski...dialoghi deliranti,fotografia impossibile, e via di questo passo...
la storia è a dir poco labirintica,e le attrici sono quallo che sono (oltre alla rettore e a dalila di lazzaro,vi è anche deborah caprioglio che viene creditata come debora kinski)...ma il film riesce ad entusiasmare e ad emozionare, in primis per le straordinarie interpretazioni di kinksi padre, ma anche di kinski figlio (nikolai, nelle vesti del figlio di paganini,achille) , ma anche per i bellissimi luoghi in cui è stato girato (il regio di parma,piazza san marco a venezia ,e così via).
in definitiva,se devo essere sincero,questo delirante pastrocchio mi ha entusiasmato, onestamente mi aspettavo molto di peggio a giudicare dalle recensioni che ho letto...sicuramente non si tratta di un capolavoro,ma (anche se qualche momento di stanca,vedi gli eterni viaggi in diligenza, o le altrettanto eterne camminate di kinski-paganini) di un film gradevole, 'particolare' e perchè no, anche bello nel suo essere confusionario e pacchiano...
citazione particolare per le musiche di salvatore accardo,fantastiche...
eccole:
(...)
Memore delle esperienze herzoghiane il regista Kinski si adegua all'attore e come qualche acuto critico ebbe a dire:
"brandendo la cinepresa come un mitra dirige un film sperimentale, in ritardo"
(...)
Per chiudere la recensione mi affido alle parole di Kinski-Paganini, rivolto alla piccola folla assiepata durante un'improvvisata esibizione per strada:
"Paganini vi saluta. Andate a casa. A cena."
Lapidario.
e meno male!
Il testamento di Klaus Kinski dovrà restare unico e consegnato ai posteri in tutta la sua (in)sana potenza.
Anno 1987. Dopo il successo senza precedenti dell'Amadeus Mozart di Formann è il turno di questo grottesco Paganini.
La (sublime) follia dell'attore è qui portata agli estremi dietro la macchina da presa. Memore delle esperienze herzoghiane il regista Kinski si adegua all'attore e come qualche acuto critico ebbe a dire: dirige un .
Credendosi ancora Nosferatu: banchetta a formaggio e vermi (!!!) e si aggira nei tetri (?) palazzi genovesi con candelabri in mano.
Interminabili ralentì (in Piazza San Marco lo vediamo avanzare alla moviola per 10 minuti e più) scemenze dialogighe di rara potenza ("suonando, il membro di Paganini diventava eretto"), insistenze ingiustificate della macchina da presa (dove andranno mai tutte le carrozze che si vedono nel film?) sequenze al limite dell'hard...
Il folle autore presta la propria voce al musicista genovese (rivolgendosi in "perfetto" italiano ottocentesco al figliolo: "vedi, il violino è come un cuscioloto") e si cimenta quindi in una serie di arditi incontri sessuali (raccontati come stupri graditi alle concupite) dividendosi un ruolo fatto di amor filiale e sesso animalesco.
Tra le attrici impegnate troviamo: Dalila di Lazzaro, la sempre generosa Eva Grimaldi, una giovanissima Debora Caprioglio al debutto e udite-udite: Donatella Rettore! Sì, miss "splendido splendente".
Uno dei capolavori trash della storia del cinema, accanto ai "must" del regista Ed Wood e al pecoreccio Bambola di Bigas Luna.
Che ci faccia poi lo Stradivari di Salvatore Accardo in questa galera è un mistero.
Per chiudere la recensione mi affido alle parole di Kinski-Paganini, rivolto alla piccola folla assiepata durante un'improvvisata esibizione per strada:
Lapidario.
Se volevo scaricarmi un film porno/erotico me ne scaricavo altri. io pensavo di vedere un film sulla vita di un compositore e non questo ammasso di scene con attori che sembrano passare lì per caso e ricordarsi poi di recitare un film. non conosco gli altri film di kinski ma questo poteva risparmiarselo, ma se voi dite che è stupendo..non discuto..
ps: l'attore che cavolo di voce ha? cos'è paganini è diventato spagnolo di colpo?
vabbè, ciao a tutti :d
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(5.5/10)
