Ho visto due giorni fa questo film e devo dire che mi è piaciuto parecchio. Il film inizia col suicidio di un ragazzo in uno skate park e procede con raccontare le storie del suo gruppo di amici e delle relative famiglie...mostrando lati positivi e lati negativi spesso riconducibili agli adulti. Abbiamo Peaches che vive col padre che da quando gli è morta la moglie vede la vita solo nella fede...e invece la figlia è moooolto disinibita (...). Abbiamo Shaun che esce con la ragazza della sua età ma va anche a letto co sua madre...che a sua volta lo fa pure partecipare a pranzi in famiglia con suo marito. Abbiamo Tate, ragazzo che ciocca di brutto e vive con i suoi noni che invece che aiutarlo, chiudono gli occhi vivendo la loro vita e facendo finta che vada tutto in maniera perfetta. E abbiamo il quarto di cui ora mi sfugge il nome...vive con papà e mamma. La mamma è incinta e il padre è il solito co***one che fa solo pesi e beve birra tutto il giorno. Odia il figlio fino a dire che si vergogna di lui, gli rompe lo skate e un giorno ubriaco si infila pure nel suo letto. Il finale el film poi si riconduce all'inizio e ci spiega il "motivo" del suicidio di Ken. Ken, il suicida. L'unico con un motivo futile (in proporzione agli altri) ma che non è riuscito a superarlo. L'ho trovato un bel film...certo ci sono scene di sesso esplicito ma non stonano e non sono mai volgari, direi che si integrano nel contesto. Consigliato a tutti gli amanti di film come Crash, The air I Breathe e American History X. Non che questo film gli sonogli ma ho trovato elementi simili soprattutto riguardo alla descrizione dello status dei personaggi.
mah... si credo che il film fotografi alcuni standard della vita medio-bassissima americana e forse qualche riferimento possiamo trovarlo anche qua in europa. Il problema è che del film rimangono solo delle istantanee(belle x carità) grazie ad un ottima fotografia. manca , a mio avviso, l' approfondimento di alcuni temi: la vita (x fortuna o purtroppo) è un mix di chiaroscuri in cui la tragedia si fonde con la commedia e qui il gusto del cosiddetto "grottesco" è appiattito al massimo.le scene hard non sono funzionali alla storia,ma uno specchieto per le allodole ed è facile farle girare ad attori non professionisti("guardami" per esempio è molto più audace). bella/intensa/urgente la scena iniziale.7 per il coraggio ed al mulo che permette di vederlo senza censura
Film superficiale,non spiega niente, tutto è un preteso per una serie di immagini che sfiorano la pornografia sempre gratuite (tipo Shortbus).Il tutto è portato all'esagerazione e ad una malata sensazione che film come questi siano girati solo per qualche amante di emozioni apparentemente forti. Film ipocrita che mostra solo e se ne frega di analizzare i perchè e i personaggi.
smarrimento è la parole che mi viene in mente dopo la visione di questo film..larry clark mi aveva abituato a dei film interessanti qui credo abbia esagerato troppo con la gratuità di certe immagini con l'ostentazione inutile e noiosa di peni vagine e quant altro..non sempre il voler osare alla fine paga sopratutto se viene fatto in modo cosi poco credibile..anche se i volti dei protagonisti riescono a essere efficaci e la lunga scena finale dell orgia è amorevolmente liberatoria forse l'unica cosa che si salva del film...
E questo sarebbe un film?nient'altro che un'accozzaglia rivoltante di immagini porno, volgarità,immoralità e ki + ne ha + ne metta.
L'unica scena bella,se vogliamo è quella tra shawn e la madre della sua ragazza(la splendida Maeve Quinlan).Aggiungo ke ho trovato divertente la scena della partita a Scarabeo(ma poi stò "sipi" esiste?)
e quella del padre della filippina che pesta il ragazzo legato a letto(e gli sgranocchia pure l'osso dell'ascella,eh!eh!eh!).Una schifezza.Se volete vedere un bel film di questo genere, vi consiglierei qualcosa come boogie nights o proposta indecente ma nn st'orrore!!! voto due solo per le scene sopracitate.
Trailer italiano (it) per Kina e Yuk - Alla scoperta del mondo (2023), un film di Guillaume Maidatchevsky con Benedetta Rossi, Virginie Efira, Veronique Boileau.