Trentasette anni di vita di una famiglia che intrecciano, dal 1966 al 2003, altrettanti anni e i principali avvenimenti (e sono molti!!!) dell'Italia parlando di giovinezza, ideali, amori, fratellanza, lotte operaio, violenza, delusioni e maturità.
La storia appassiona, il rapporto tra i due fratelli e tutti coloro che li circondano RAPISCE.
Il trucco e alcune scene (specie quelle a bordo di automobili) hanno un che di "artigianale", ma questo non intacca certo la grandiosità di questo OTTIMO LAVORO CORALE.
Bravissimi gli attori principali. Menzione speciale a Maya Sansa che fa trasparire una bellezza veramente molto particolare anche se lontana da quelle da copertina alle quali siamo abituati (costretti?).
DA VEDERE ASSOLUTAMENTE (IO HO RECUPERATO ANCHE IL COFANETTO IN 3 DVD CHE E' VERAMENTE SPLENDIDO).
Negli anni '60 ero un'adolescente di 16 anni piena di aspettative e quanto avveniva intorno non mi suscitava ancora quella rabbia, impotenza e dolore che avrei sentito poi in maniera crescente, accadimento dopo accadimento, negli anni seguenti. Questo film mi ha fatto rivivere tutto. Ha ben reso l'atmosfera, lo smarrimento di una generazione non preparata a quanto accadeva, alla trasformazione di un mondo. Mi ha fatto capire anche la forza dell'accettazione e del perdono e, come dice Nicola alla figlia Sara, della generosità. Però io non sono MAI riuscita a capire ed ancora oggi non capisco come si sia riusciti a perdonare dei personaggi(e non faccio nomi) che hanno ispirato delle stragi, in nome di un'ideologia che poteva essere anche nascere da giusti sentimenti e risentimenti sociali ma che, mai e poi mai, avrebbe dovuto generare quello che ha provocato. Mi piacerebbe che mi venisse detto qualcosa in merito da chi non la pensa come me. Ormai sono anziana e penso che non avrò tempo di leggere quanto si scriverà in futuro con un revisionismo più obiettivo -cioè quando saranno scomparsi tutti i protagonisti - sui tragici fatti passati.
Tornando al film: bravissimo Alessio Boni (come in "Viaggio segreto")e mi auguro che qualche regista internazionale se ne accorga anche perché, oltre che bravo, è gradevolissimo e mi sembra una persona normale che esercita il mestiere di attore per amore e da vero professionista.
Bravo, come sempre, Luigi Lo Cascio; bravini gli altri.
Però il finale mi è sembrato rappresentato in modo troppo esplicativo; sarebbe bastato uno sguardo più intenso, un lento avvicinarsi e...si sarebbe capito tutto (Alessio Boni-Matteo benedicente fra i due ce lo potevamo risparmiare).
incomprensibili le critiche. Un film che all'estero viene esaltato da noi, ovviamente, non fa breccia, perlomeno non interamente. E ' un capolavoro assoluto, con qualche imperfezione e molte superficialita' ma, per tutte le 6 ore, non si riesce a staccare gli occhi dallo schermo! Gli attori sono tutti straordinari, credo al massimo delle rispettive possibilita'...tuttavia Alessio Boni e' mostruoso....oserei dire da oscar!
La seconda parte, piu' drammatica, piu' introspettiva, forse e' quella piu "faticosa" rispetto alla prima parte, quella degli anni giovanili, piu' scanzonata e "leggera".
Ci fossero film cosi in Italia.
Da top ten!
mi sono letto le numerose contrastanti opinioni e devo dire che un po' di ragione c'e' in entrambi gli schieramenti, quello che osanna e da 10, quello che demolisce e da 1. In genere non c'e' via di mezzo. Non mi interessa schierarmi politicamente e non mi interessa la chiave di lettura politica. Io il film l'ho in primis giudicato sotto il profilo dell'intrattenimento cinematografico. L'emozione nel seguire decenni di vicissitudini della famiglia Carati e' stata enorme. Tanto e' che le quasi 6 ore sono filate velocissime. Non e' un film noioso. Non e' neanche mal recitato, sebbene alcuni dialoghi ed alcune situazioni siano molto didascaliche e alcuni passaggi buttati un po li..Manca a volte di spontaneita' con l'intento di spiegare troppo. Boni e' decisamente il migliore, Lo Cascio non e' male. La Bergamaschi si lascia guardare. Poco piu che ornamento la Trinca e Gifuni. Non credo sia ai livelli di Novecento, ma e' comunque, con tutti i suoi limiti e con un inevitabile calo nella seconda parte, un signor film.
Un capolavoro, per le emozioni che trasmette, per la una regia e per gli attori che ho ritenuto straordinari! Ciò che incanta e travolge è la semplicità con cui ci si immedesima nei personaggi, con cui si ama una famiglia di cui ci sentiamo far parte. Gli avvenimenti cardine della recente storia italiana fanno solo da contorno, creano quell'aria di fascino e romanzano una storia che di per se è già stupenda.
Probabilmente è proprio la durata del film che lo rende così bello e che permette a noi di immergerci in quell'atmosfera incantevole, poetica e drammatica al tempo stesso.