Film Appassionato. Sempre attuale. Un cult. Anche a distanza di così tanti anni dalla sua uscita, è un film che incanta ancora. La figura del Gesù è moderna e umana. Gesù non viene descritto come una divinità , ma come un uomo normalissimo con le paure e le contraddizioni tipiche di tutti gli esseri umani. Memorabile la scena di quando lui, dopo essere stato nel giardino dei Gtesemani in compagnia degli apostoli, si arrampica sulla montagna e chiede sgomento al Padre xchè deve morire e quale sarà la sua ricompensa se accetterà il suo destino! (indimenticabile l'acuto di jan gillan dei deep purple quando grida al vento *all right! I'll die!* Chi potrebbe scordarlo? . E' un film che io vedo ogni santo natale, da sola , in full immersion. Dopo la visione di quest'opera, mi sento più buona e più temprata. Per me questo sacrosanto appuntamento annuale sostituisce la pallosissima nonchè inutile messa di natale. Consigliatissimo
"Jesus Christ Superstar", visto a distanza di 30 anni, colpisce ancora a fondo. A parte l'indiscutibile talento di Webber, Tim Rice e Jewison, quello che convince è l'estrema umanità dell'opera.
Qui la vicenda di Cristo è recitata dai ragazzi degli anni '70 e quindi appaiono temi come l'amore, il disprezzo per il successo facile e la pace universale.
Oltre a ciò, quello che conquista e lascia senza fiato è il modo di rendere umani e straordinariamente attuali i protagonisti.
Gesù è visto davvero come un uomo (vedi la bellissima scena con i lebbrosi e il rapporto piuttosto ambiguo con Maria Maddalena) e per questo è così accattivante e profondamente religioso.
Ma il vero perno del film è la figura di Giuda. Qui si assiste ad una vera riabilitazione del personaggio.
Giuda ci appare come una vittima della potenza divina.
D'altronde, questo rivaluta ancora di più la figura di Gesù. Se era Dio, è normale che sapesse di essere tradito, ed allora è ancora più grande.
Io sono cattolica, e sono orgogliosa di avere visto questo film.
Ci presenta Dio fatto uomo. Ed è la cosa più importante che ci sia.
"I only want to say" che Jesus Christ Superstar è un capolavoro inarrivabile che costituisce, se mai ce ne fosse bisogno, la prova definitiva ed irrefutabile che negli anni '70 è stata composta la migliore musica del '900. Da quegli anni in poi, con buona pace dei ragazzi di oggi, abbiamo assistito ad uno sconfortante vuoto creativo e a squallidi tentativi d'imitazione.
Da almeno 30 anni continuo a rivedere questo musical che mi dona ancor oggi grandi emozioni. Straordinarie le musiche, grandissimi tutti gli interpreti (ricordo in particolare Yvonne Elliman con la sua dolcezza e sensualità), eccezionale la rivisitazione della vita di Gesù anche per l'originalità con la quale è presentata la figura di Giuda (altro che film come la Passione di Mel Gibson in cui ho trovato una tremenda morbosità ed interpretazioni discutibili). Certo, riproporre un film datato anni '70 (e si vede) può sembrare un passo indietro, ma credo che ormai possa definirsi un classico, forse l'opera migliore del grande duo Andrew Lloyd Webber-Tim Rice. In un momento come questo, in cui tutti noi siamo stati riportati alla spiritualità dai recenti avvenimenti in seno alla Chiesa, questo musical si fa ancora più apprezzare.
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