I temi trattati sono sempre gli stessi da 60 a questa parte (mercificazione della religione, opulenza umana, etc...); in aggiunta alcuni viaggi da fattone che non hanno,a mio parere, alcun significato. l'idea è carina, Jodorowsky sicuramente ha del talento, ma tutto sommato il film rimane una mezza ca**ata, buona solo per pseudo-intellettuali da salotto che considerano arte tutto ciò che è delirante.
Ripropone simbolicamente tutte le tappe che l'individuo ha da percorrere per compiere l'opera cui ogni essere vivente è destinato.
dal risveglio alle morti dell'io, dalla mandorla mistica all'enneagramma, dall'oro all'io mostruoso, dai tarocchi ai pianeti, dall'integrazione finale all'illusione finale: c'è tutto.
ovviamente bisogna avere una chiave d'interpretazione per cogliere il significato dei simboli e poter conferire coerenza ad un film che appare sconclusionato e narcisista.
ma i simboli utilizzati sono i simboli, pertanto laddove non arriva l'io ci arriva senz'altro l'inconscio dello spettatore.
da vedere e rivedere più volte nella vita.
Surrealismo come cornice estetica, esoterismo alchimia gnosticismo e quant'altro in una fusione di immagini e situazioni ora grottesche ora tragiche che trasportano lo spettatore in un orgia di immagini e colori, volti a raccontare il viaggio "autentico" dell'uomo. Da vedere.
dopo aver visionato il "presunto"capolavoro "surrealista"di jodorowsky,sono rimasto attonito....in afasia....quanta superbia e becera presunzione su tematiche esttremamente scontate....ho trovato il film pedante,barocco,bolso,pedissequo,prolisso,manierista...inoltre anche collocandolo nel contesto degli anni 70 non ritengo che sia cosi visionario e precursore come molti di voi sostengono..forse ci vorrebbe una maggiore consapevolezza critica..a mio modesto parere non è che un lezioso esercizio di stile con pretese da film profetico usando un linguaggio che più che esoterico non è che essoterico...un accozzaglia di banalità naif spacciate(più o meno volontariamente)per rivelazioni...per elevare l "ignorante volgo" dal "sonno della ragione"..ma si sa (o almeno si dovrebbe)l essenziale è invisibile all occhio,e le uniche azioni degne di nota sono quelle che sanno sconvolgere e scuotere il mondo... ed ogni cosa è business(nn solo economico)..
La montagna sacra mi ha colpito. Lo sforzo del cineasta cileno più famoso del mondo è notevole.
Non riesco a capire perchè questo film mi piace, ma una cosa è certa, mi piace.
Eccessivo all'inverosimile, raffigura semplicemente l'arte figurativa e simbolica di un filosofo - poeta.
Il film dice tutto e non dice niente. Nel momento in cui cerchiamo di imbrigliarlo in un contesto razionale ci ritroviamo a brancolare seriamente nel buio.
Certo, è riferito all'uomo, alla vita e alla morte, all'amore e l'odio, alle perversioni e alle fantasie malate, ma il film è una parodia di se stesso, così ricco di significati calpestati di volta in volta dalle parole del regista stesso che induce alla povertà del corpo e ci sprona alla ricchezza dello spirito, alla fine è un film che vuole diventare reale, ironia della realtà che vuole diventare film.
Fondamentalmente l'ho capito, a parte i simbolismi più ermetici e esoterici, ma credo che non bisogna per forza essere laureati o maghi alchimisti per apprezzare un film incredibile, pregnante, tecnicamente perfetto, ispirato, comico e estremamente tragico, realista e fuorviante, una condanna e un'accettazione. Una regia perfetta, un impiego di mezzi, comparse, attori e scenografie da colossal.
L'ho visto due volte, ma credo che l'ho rivedrò tante altre volte ancora. E spero di cogliere sempre nuove sfumature.
Una simbolica galleria di suggestioni visive di enorme impatto emotivo mescolate ad un ermetismo concettuale misterioso e affascinante che premio a pieni voti, un capolavoro del 1973, una pellicola che gronda sudore e produce sperma e merda, ma che fusi insieme producono oro, l'uomo è la pietra filosofale, questo film è prezioso come l'oro. Grazie ALEJANDRO.