io l'ho visto molto tempo fa e lo ricordo perfettamente è sensuale,sconvolgente,erotico e pieno di suspance e ti tiene con il fiato sospeso.é assolutamente il genere di film adatto a me e sinceramente non mi dispiacerebbe vederlo passare di nuovo alla tv, è da tanto che non lo vedo.
avevo visto tempo fa "allucinazione perversa" dello stesso regista, e mi era piaciuto moltissimo; ho deciso di vedere "attrazione fatale" perchè probabilmente è più "vicino" a quello sopracitato come genere (siamo sul thriller, anche se le storie sono completamente diverse) a differenza di altre tipologie come "flashdance" o "9 settimane e mezzo"; la storia parte un pò lenta e sale di ritmo con le prime avvisaglie di follia/gelosia di alex; e qui va aperta una breve parentesi perchè, se il film ha riscosso un discreto successo, deve molto all'interpretazione magnifica di glenn close che stupisce in alcuni frangenti con i suoi gesti, i suoi sbalzi d'umore e le sue espressioni; seconda parte che è in poche parole una battaglia di stalking e mix di emozioni dei due protagonisti; probabilmente la parte più controversa è l'happy ending (anche se dipende dai punti di vista...) con immediati titoli di coda, un pò frettoloso e banale; il mio giudizio complessivo resta comunque positivo ed è indubbiamente un valido thriller da consigliare anche ai giorni nostri, nonostante sia uscito quasi 30 anni fa
La trama di questo fortunato thrilling anni '80, entrato negli annali degli scandali, fa ormai parte dell'immaginario collettivo: lui è un padre di famiglia, lei è la moglie comprensiva, l'altra è una newyorkese, sensuale, dolce e intelligente.Lui è Michael Douglas, qui neanche troppo odioso, l'altra è una strepitosa Glenn Close, amante illusasi del grande amore e mortificata quando lui la lascia perdere per tornare in famiglia; Ma non per questo si si arrende: lo rintraccia pretendendo che si assuma le sue responsabilità poichè, guarda un pò, è rimasta incinta, gli porta a spasso l'ignara figlioletta e compie altre nefandezze(quel povero coniglietto!)... Se siete cinefili del genere ad alta tensione noterete la somiglianza tra questo e un film degli anni '70, diretto e interpretato da Clint Eastwood, "brivido nella notte";"Attrazione fatale" non è il suo remake, ne è solo la copia "yuppie" ed ha una metafora più precisa: in una società come quella della Grande mela ci si conosce, ci si piace, ci si ama(come in "nove settimane e mezzo"), poi si torna alle vite di sempre, una volta toltisi lo sfizio.Ma il personaggio di Glenn Close, instabile e con orgoglio femminista, rifiuta questa convenzione: una breve relazione si trasforma in un inevitabile incubo quando lui le dimostra di averla solo usata.Lucidamente diretto da Adrian Lyne(appunto lo stesso di "9 settimane e 1/2", ma anche di un'altro manifesto anni '80 come "Flashdance", "Proposta indecente" ecc), il film è deciso nel denunciare una certa superficialità maschile e nel mettere in guardia chi non si accontenta mai, in un crescendo narrativo che non concede scampo allo spettatore, rimanendo comunque debole di un finale troppo gratuito e violento: i produttori, hollywoodiani doc, lo imposero a Lyne per sostituirlo a quello che lui aveva in girato(Alex-Close- si suicidava sotto gli occhi di Dan-Douglas- che veniva in seguito accusato di averla uccisa), a mio parere moralmente più giusto, oltre che in sintonia con quella "madame butterfly" di cui parlano i protagonisti.Mezza stella in più a giudizio per la performance di Glenn Close, che solo per quella malinconica luce accesa-spenta avrebbe meritato l'oscar.Vi terrà incollati alla poltrona.