Il film è quanto di più brutto io abbia visto da diverso tempo. Prevedibile, lento, noioso..... L'unica cosa bella da vedere è la Pfeiffer; Ford, nella parte di cattivo, è stato deludente e poco credibile nelle scene finali dove è tornato alla vita tante di quelle volte e con tale veemenza, che al suo confronto Rambo sembra un principiante.
Il film inizia in maniera intrigante e lascia immaginare chissà quale trama ed evoluzione, per poi smentirsi scena dopo scena e finire in maniera scontata.
Il concetto è stravecchio, già visto in una ventina di film e lascia intuire come andrà a finire troppo presto.
L'evolversi dell'azione regala momenti di suspence ed i due attori come al solito sono bravi, ma il film non va molto su con il voto.
Ritengo che ogni regista che decida di affrontare nella sua carriera un "Thriller" (perché di Thriller si tratta, e non di Horror come molti sbagliando sostengono) dovrebbe vedersi questo film almeno due o tre volte... Senz'altro uno dei migliori "gialli" del terzo millennio, alla faccia dei J-horror, dei "Francesi", degli inglesi e degli spagnoli. E si, perché quando dietro la macchina da presa ci sono personaggi come Zemekis, e davanti attori come Ford e la Pfeiffer tutto cambia, e diventa perfetto. Attori di classe superiore che per due ore riescono a tenere il film praticamente da soli. Ricordo una vecchia intervista a Hitchcock, quando parlava della sintassi del "thrilling" e dell' "Horror"...Ecco, la sintassi. E la sintassi di questo piccolo capolavoro è perfetta. Le infinite costruzioni/decostruzioni del rapporto tra i due coniugi, quella "verità nascosta" che sembra affiorare un po' alla volta, ma sempre velata dallo specchio delle acque torbide di un lago palustre. Tanti tasseli, tante destabilizzazioni, e poi il sorprendente, agghiacciante twist finale, in ci la "gigioneria" di un grande del cinema come Harrison Ford può (per l'unica volta nel ruolo del BAD GUY) scatenarsi...E persino la classica "spiegazione" finale acquista alla luce di una trama così articolata il sapore della VERITA', e non quelo della banalità, come spesso accade .
Perché diciamocelo, quando gli americani sono in gran spolvero come in questa pellicola, non ce n'è per nessuno. Dovrebbero ricordarselo soprattutto i registi "de noantri", perché soprattutto in Italia, finiti i fasti del "giallo all'italiana" degli anni '70 siamo sprofondati nella mediocrità più becera...Eppure basta poco...Una location amena come quella del film, una fotografia plumbea come il cielo che per due ore non fa trasparire nemmeno uno spiraglio di sole, movimenti di macchina interessanti, recitazione.
Considero "LVN" tra i cinque migliori thriller degli ultimi 20 anni perlomeno e anche dopo dodici anni non ha perso nulla, anzi alla luce di nuovi filmetti tutti "sangue, budella e torture" ne ha guadagnato sicuramente.
Saluti
Qui si strizza l'occhio al grande Hitch però il risultato è di gran lunga inferiore. Poco credibile Harrison Ford nella parte del "cattivo", brava la Pfeiffer. Mi ha tenuto incollato allo schermo fino alla scena dell'annegamento dopo il finale è risultato troppo lungo si poteva un po' accorciare risparmiandosi la scena di lei che scappa col furgone e del materializzarsi della morta che prende con se il buon Harrison...una sufficienza cmq se la merita anche se alcuni punti della trama risultano poco sviluppati
Ci sono film che non convincono dalla prima inquadratura.Le Verità Nascoste è uno di quelli.Tutto è stiracchiato,confuso e falso.Tante le citazioni in questo film:da psycho a Cape Fear a La Finestra Sul Cortile ma si rimpiangono fortemente gli originali...Davvero un buco nell'acqua per il regista Zemeckis non aiutato dai 2 attori principali:Ford e la Pfeiffer sono davvero sottotono e poco credibili come tutta la vicenda che risulta persino fastidiosa.