Dopo la raccapricciante recensione fatta da valerio salvi su dolls, ecco un'altra recensione degna di un mediocre abitante della terra!
non si può scrivere una recensione di un film parlando di noia, di esaurimento o di interesse da parte di qualcuno. il cinema lo si ama e lo si studia (principalmente) e si va ad osservare una cultura diversa dalla nostra. i piani fissi del film fanno notare lo "scorrere" della vita nella fluidità di un flusso che lega persone distanti e diverse tra loro, fuori dallo spazio e soprattutto dal tempo. in questo film si denota una elegante poesia, che non riesco a dimenticare ancora e che mi fa capire che la solitudine è una "legge" che accomuna tutte le persone di tutte le culture. che poi tecnicamente il regista adotta metodi orientali questo è normale, se poi vogliamo avere un taglio ogni 3 secondi allora guardiamoci i film americani.
mi spiace aver trovato una recensione di tale non gusto; ma è la seconda che ritrovo su film up di tale carenatura. bhè, fare il critico è diverso dal passare una serata al cinema!
io non scrivo nè critiche nè recensioni e non mi dilungo nella mia "lamentela", ma credo che chi si accinge a fare questo dovrebbe avere almeno un pò di "gusto" cinematografico.
invito tutti a vedere questo bellissimo film, tutti coloro ai quali, ovvimente, piace il cinema.