L’australiano Phillip Noyce (“Ore 10: calma piatta”, “Furia cieca”, “Giochi di potere”, “Sliver”, “Sotto il segno del pericolo”, “Il santo”, “Il collezionista di ossa”) dirige con abilità il remake di “Un americano tranquillo” film del 1958 del regista Joseph L. Mankiewicz (con Audie Murphy, Michael Redgrave e Giorgia Moll) tratto dal celebre romanzo del 1955 di Graham Greene.
Nella pellicola (prodotto da Sidney Pollack) a tessere il filo della storia è la voce narrante, in prima persona, di Fowler che descrive il suo rapporto con l’americano fin dal loro primo incontro al bar dell’hotel Continental. Un’amicizia che si trasforma presto in gelosia quando l’inglese si rende conto che l’americano vuole portargli via la donna che ama. Questo però non è un film sentimentale e neppure di spionaggio, è una sorta di “manifesto profetico” che annuncia quella che sarà la disfatta americana in Vietnam.
Ottima la scelta dei protagonisti: lo straordinario Michael Caine (che per questo ruolo ha ottenuto la nomination all’oscar come migliore attore protagonista), l’affascinante Brendan Fraser (che grazie a questo film sembra tornare ad uno stile recitativo più serio e composto come quello sfoggiato in “Demoni e dei”) e la bellissima quanto sconosciuta Yen Do Thi Hai.
I più esperti potranno notare una certa similitudine con un altro film tratto sempre da un celebre romanzo di Graham Greene, “Il console onorario”, ancora con Michael Caine (che ottenne una nomination come miglior attore non protagonista) ed un accattivante Richard Gere. Anche lì due uomini, uno giovane ed uno più maturo, si contendevano l’amore di una donna, anche lì vi era un fattore “politico”, ma non una guerra bensì una dittatura, e anche in quel caso, alla fine, era il giovane a morire in maniera drammatica lasciando all’uomo maturo il compito di consolare la ragazza.
Sarcastica la scelta del titolo: “Un americano tranquillo”, in realtà Alden Pyle si rivelerà molto più pericoloso di quanto potesse sembrare ai molti.
ho dovuto vedere questo film poichè lo devo portare come oggetto di argomento all'esame di Stato... a me è piaciuto tantissimo nonostante dovesse essere visto come un film ambientato in guerra, invece ho scoperto uno sfondo di passione tra amicizia e amore due sentimenti che prendono il cuore di chi guarda questo film
Ho visto questo film in cassetta poco tempo dopo avere letto il libro. Certamente la storia è molto fedele al libro ma sfuma, a mio modo di vedere, un pò troppo disinvoltamente sulle atmosfere del Vietnam, sulla violenza del conflitto e naturalmente sulla caratterizzazione dei poersonaggi. Un esempio per i primi due e tre per il terzo punto.
Il passaggio sul fiume tra i corpi morti scansati con i remi delle barche è importantissima per sottolineare la durezza della guerra ed il cinismo di Pyle nel raggiungere Phnam Nim (?) con fin troppa disinvoltura;
la violenza del conflitto si esprime meglio nell'incontro sulla torretta tra i due protagonisti ed i due ragazzi terrorizzati, che nella bomba esplosa nella piazza;
la caratterizzazione dei personaggi si evince molto meglio nel libro, laddove Thomas viene descritto come un reporter che oramai le aveva viste tutte e per dimenticare le brutture della guerra aveva bisogno di un numero infinito di pipe di oppio che la bella Phuong gli preparava, ma anche il terrorista Pyle, appariva come un giovane a "modino" che chiedeva mille e mille scuse e quasi il permesso a Thomas per sottragli la ragazza. per non parlare del poliziotto francese appena sfiorato dal film ed invece con una parte piccola ma imporatnte nel libro.
Insomma non si può pretendere che il film non racconti la storia, ma non solo quella.............., altrimenti il cinema potrebbe chiudere bottega.
Secondo me lo salva Michel Caine che, da quel grande attore che è, riesce a esprimere con intensità tutta la sofferenza e la umanità del Thomas del libro.
E' un mix tra film d'inchiesta, di amore, di azione..c'è un pò di tutto questo, ma, forse proprio x questo, secondo me non riesce a dare emozioni forti allo spettatore.
E' comunque un buon film, ma niente di più...
L'ho visto ieri sera e mi e' piaciuto molto; la storia e' coinvolgente e Caine offre una prova maiuscola (meritatissima la candidatura all'Oscar).
Ve lo consiglio caldamente!!!