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La finestra di fronte

Opinioni presenti: 252
Media Voto: Media Voto: 7 (7/10)

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Passione e vita

(7/10) Voto 7di 10

Giovanna e Nigro, tirano avanti una relazione che smbra un pò stanca. L'incontro con Davide, un anziano che non si ricorda più come si chiama, la nascita di un amore impossibile, apriranno nuovi orizzonti alla protagonista. Adesso Giovanna affronterà co passione la vita di tutti i giorni.



Maria, 53 anni, Santorso (VI).




in alcuni momenti..

(8/10) Voto 8di 10

è un capolavoro.Un film strutturalmente asimmetrico per i picchi che raggiunge (Massimo Girotti) e per qualche desolante piattezza (tutta la figura di R.Bova). Un messaggio prepotente e sui cui riflettere ci è offerto dalla considerazione che il passato (Girotti) con le fatiche,le persecuzioni,la guerra, ha mantenuto però la cultura del ricordo, della dolcezza , del rischio (non a caso si parla della storia di pasticcieri)mentre il presente che soltanto occasionalmente vuole coniugarsi con il primo (grazie all'insistenza iniziale del marito della Mezzogiorno di portare a casa il vecchio smemorato)è un inisieme di inerzia,di disperazione impotente,depressione,invaghimenti senza meta e senza idee.... E quando vi riesce i tempi si annullano e antico e moderno si confondo nell'eterno. Rappresentato dalla fontana dove si scambiavano messaggi Girotti e il suo amico perduto per salvare altri. E che ora vede riuniti in considerazioni tutt'altro che irrilevanti due generazioni e diventa anche la chiusa del film e dell'amore temporaneo per il bel bancario.



Ivano, 52 anni, Genova (GE).




il nuovo cinema italiano

(8/10) Voto 8di 10

C'era una volta la recitazione all'americana, la regia all'americana, il montaggio e i movimenti di camera all'americana e i grandi maestri all'italiana: lenti e profondi. Poi è arrivato il nuovo cinema italiano, ed ora assistiamo increduli, ma felici, a film che hanno la freschezza di quelli anglosassoni e la profondità della nostra tradizione visiva e poetica. Certamente ci sono sbavature e cadute, ma salutiamo questi nuovi percorsi come il segno iniziale del più poderoso rinnovamento sostanziale ed estetico da molti anni a questa parte...



Claudio, 52 anni, Brescia.




Bravo Ferzan, veramente un buon film.

(8/10) Voto 8di 10

Ho notato che tra gli opinionisti di questa rubrica c'è chi arriva ad inventarsi uno pseudonimo pur di restare nell'anonimato. Non condivido la scelta ma la capisco, probabilmente sono persone che hanno sbagliato film e come se non bastasse hanno perseverato nell'errore con la pretesa di capirlo. Pazienza. In seguito, per costoro, suggerisco la coda al botteghino di "Vacanze sul Nilo". Credetemi, sarà tutto molto più semplice. In merito invece al film di Ozpetek, devo dire che piaciuto molto e vorrei poterlo consigliare agli spettatori più giovani. Magari suggerirei un minimo di pre documentazione sulla storia del nostro paese (1943/45), vedi ad esempio l'emanazione delle Leggi razziali e il collaborazionismo fascista nei rastrellamenti e nelle deportazioni. Non a caso, ho trovato importante e significativo il referimento alle delazioni. Sarà bene ricordare (sempre ai più giovani) che la ricompensa per la denuncia di un ebreo o di un oppositore, veniva offerta in chili di sale. In quel tempo, purtroppo, il valore della vita di una persona era scesa a questo livello. Sempre in merito al film, una citazione di particolare penso che lo meriti il testo della lettera scritta dal vecchio Davide all'amico Simone, notevole per la dolcezza poetica del contenuto. Per concludere, Ferzan è stato grande a saper coniugare le storie personali e affettive di oggi ai drammi generazionali di un tempo. E cosa non facile lo ha fatto senza mai cadere nella retorica.Per questo auguro una buona visione a tutti, soprattutto a chi sarà in grado di poterla apprezzare.



Roberto, 50 anni, Signa (FI).




Imbarazzante!

(1/10) Voto 1di 10

Quasi invedibile, una recitazione al limite del ridicolo (si salva la Mezzogiorno) per un film che non ha nulla a che vedere con "le fate ignoranti": che e' un capolavoro. Imbarazzante perchè l'ho consigliato a molti amici prima di vederlo (cosa che non bisogna mai fare), e vengo ancora preso per i fondelli!!!



Guglielmo, 46 anni, Roma.





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