Questo film del 2003 di Bruno Dumont è stato stroncato da tutti, per me rappresenta invece un viaggio nell'incapacità di comunicare a parole,un ritorno agli istinti primari dell'uomo dove il sesso viene consumato con ferocia animale da parte di tutti (vedi finale), l'uomo dinanzi alla desolazione attraversando paesaggi aspri senza cercare redenzione forse alla ricerca di se stesso. Il film è soototitolato e per la maggior parte della pellicola è fatta da silenzio.il silenzio che conta.
Cari cinefili nonostante l'arrogante critica che impazza all'indirizzo di questo film consiglio a tutti voi di non perdere l'occasione di vedere al cinema questo piccolo pezzo di bravura filmica. Qualcuno, come il regista di questa pellicola, non si vergogna a dire che il linguaggio cinematografico può avere stimoli differenti :solo la nostra abitudine alla visione di velocità, culi, e pistole ci impone vincoli assurdi. Se mai fosse distribuito in Italia, cosa che credo improbabile, non perdete questa pallicola che se non altro vi farà pensare e riflettere sulla natura dei rapporti fra gli uomini.
Bisognerebbe fare distinzione tra i due film con lo stesso titolo , proponendo un'altra pagina di opinione. specificato questo , vorrei esprimere il mio giudizio per 29 pams – la grande sfida , film con protagonista jeremy davies . devo dire che mi è piaciuto molto sia per la sua storia intricata , nel cercare di capire l’ importanza della borsa nera , e anche se the drifter era davvero un agente del fbi . una cosa che mi ha colpito è stata il fatto che i personaggi non siano stati presentati con il loro nome , ma con il mestiere che facevano . il tutto avvolto da musiche di sottofondo molto belle e intense ( lo stesso era per highwaymen ), che mi portano a dare anche per questo otto stelle come voto finale .
Semplimente e profondamente geniale.
Voluta o meno, è presente una verità psicoanlitica rappresentata in maniera cruda e diretta. Il finale è intimamente legato - e interpretabile - sulla base di una scena apparentemente di "nulla", silenziosa, forse banale, che si deposita silenziosa nella mente dello spettatore attento e che in ultimo si nutre e prende corpo dell'intensa emozione del finale shock.
Ho immesso la prima opinione riferita a questo film e spero di poter pubblicare anche questa, poichè rivedendo la pagina delle opinioni mi sono accorto che i film con il medesimo titolo sono effettivamente 2!
quello a cui facevo riferimento(parlando della borsa nera) è quello con jeremy davies, che racconta di varie vicessitudini legate ad una borsa contenente denaro e che a mio parere è un bel film...il secondo è un film che non ho visto, diretto da bruno dumont, con davis wissak e katia golubeva e dalle recensioni ho appreso che parla di una coppia che si reca nel deserto per delle riprese...
quindi valuto 7 il film visto e confermo che parlavamo di 2 film diversi.