Finalmente un bel film italiano: molto tenera la storia, bravi gli attori (mi è piaciuta anche la Incontrada nonostante qui sia molto criticata), belle le ambientazioni, belle le musiche. Un film da vedere perchè alla fine della visione senti che ti ha lasciato qualcosa.
Capolavoro del cinema italiano, destinato a rimanere negli annali. Non è stato premiato a Cannes ingiustamente, ma se pensiamo che lì fu osannato La stanza del figlio (raro mattone insulso) possiamo capire...Questo film fa "scomparire" tutti quelli di quest'anno tipo Finestra di fronte e Ricordati di me, nonché i vari ripetitivi al valium di Almodovar, ecc. Secondo me vince su tutti, è un altro pianeta, si respira un'altra aria dall'inizio alla fine, è una gemma di rara bellezza, perfetta.
Il soggetto e la sceneggiatura di Pupi Avati sono stupendi, non c'è un luogo comume, uno stereotipo, l'intreccio è imprevedibile e viene giocato con rara maestria scegliendo i mezzi toni e le piccole sfumature. Non era facile utilizzare una cieca senza cadere nel patetico e nel sentimentalismo, un professore senza cadere nella scuola da libro Cuore, un ingenuo innamorato senza cadere nella macchietta e nella risata sguaiata. E' più difficile far sorridere che piangere, e Avati ci riesce benissimo; altro suo grande merito, la scelta del cast: tutti recitano alla perfezione, persino Sandra Milo! Il montaggio è perfetto, non c'è una sbavatura, la durata delle sequenze è calibratissima. Questo capolavoro non può non piacere: chi lo disprezza, secondo me non capisce niente di cinema!
Devo dire con sommo dispiacere che questo film tanto osannato mi ha profondamente deluso. Penso purtroppo che spesso basta parlare a bassa voce, mettere un pò di musica in sottofondo, riprendere qualche bel panorama, che subito si parli di sensibilità, poesia etc. La poesia e la sensibilità non si trovano in una tazza di camomilla o in una fiala di Valium( l'effetto che mi ha fatto questo film!). La poesia e la sensibiltà sono esperienze da ritrovare e scoprire nel quotidiano; vi consiglio amichevolmente di lasciar perdere questo film (tra l'altro ho seri dubbi anche sugli attori- poche volte ho sentito un tono di voce così monocorde) e di andare a vedere un film come "Il posto dell'anima" dove davvero si ritrova la vita.
Unica nota positiva un grande Giannini ed un meritevole Nino D'angelo.
un film che fa piangere e sorridere contemporaneamente,immerso in una bologna quasi surreale nella quale chiunque avrebbe voluto vivere.un professore di latino che "si avvicina alla lingua con lo studio di lucrezio";il suo è un animo fortemente romantico,proprio un uomo d'altri tempi,legato a quel verso di ovidio che rende l'atmosfera sublime.Un film assolutamente inaspettato che gioca sulla parte romantica di ognuno di noi e fa anche un po sognare,perchè ognidonna vorrebbe il suo "Nello" disposto a tutto pur di poter far sorridere quella che con un bacio l'ha stregato per sempre.La cosa più rassicurante è quel verso che come filo conduttore della storia farà da reminiscenza nel cuore della fredda e un pò sfruttatrice angelica:anche se è ormai sposata sa che ha IL CUORE ALTROVE....
"un cuore altrove", tradotto in spagnolo como "el corazón ausente" é un film bellissimo. tutto è fatto con una grande delicatezza: i dialoghi, la fotografia della città, l'ambientazione degli anni 30. tutto si vede con una grande curiosità e il finale del film é veramente fantastico e inaspettato.
un 10, per il protagonista, un attore sconosciuto per me fino adesso. tutti gli altri magnifici, secondo me. saluti da barcellona.