Senza dubbio un ottimo spaccato di vita americano, però queste cose lasciamole fare solo ad Altman: lui si che se ne intende!.
Ho sofferto di attacchi di stress e di grande fastidio come sempre quando gli interpreti parlano tutti assieme e ti trasmettono il loro di stress. Avevo vicino il mio vecchio papà di 85 anni che, nella sua saggezza da buon milanesone ha fatto un commento senz'altro discutibile ma che mi è piaciuto tanto: "Se l'America l'è fada insci l'ha fa propri ben el Bin Laden...)"
Ecco, dopo tre eterne, lunghissime, infinite ore di questo film, la scena della pioggia di rane è stata la perfetta chiusura di un film-capolavoro che ho trovato irreversibilmente BRUTTO! Lo ricordo sempre come uno dei peggiori film che ho visto nella mia vita (guardo in media 8-10 film a settimana). Lo consiglio in piena notte a chi soffre di insonnia...
Complimenti al regista e agli attori! Paul Anderson è un grande come riesce a seguire la vita intrecciata delle persone tutte accomunate dal "rimorso" per qualcosa. Non so se il regista voglia metterci sull'avviso e indurci a non fare errori per il cui rimorso sarai condannato per tutta la vita, o se semplicemente fotografa la vita di San Fernando Valley con la didascalia "sono cose che capitano".
Bravissimi gli attori: da Tom Cruise, il ragazzo che non perdona le sofferenze ricevute da un padre egoista ("non piangerò per la tua morte!") a Jason Robards: pensate a uno che deve fare la parte di un malato terminale di tumore ai polmoni e che morirà veramente l'anno dopo per lo stesso male... Bravissima Melora Walters nel confronto col padre (si capisce solo dopo perché è giustamente così decisa ad odiare il padre): è il personaggio che forse ha sofferto di più nella vita ed infatti il regista ha un occhio per lei e alla fine le dà consolazione (la madre torna da lei) e amore (il poliziotto non la lascia).
La scena della pioggia delle rane la trovo efficace: durante la pioggia c'è la purificazione delle sofferenze (la morte per alcuni, il suicidio e la confessione per altri). Non mi piace tanto (sa di musical) la scena della bellissima canzone di Aimee Mann cantata all'unisono da tutti gli attori: in questa sequenza ognuno perde la sua personalità.
Gli dò 9 stelle perché è un film molto intenso, bellissimo e lascia dei messaggi su cui riflettere
Se mi chiedessero: "Qual'è il film più bello che hai visto?" Io risponderei: "Magnolia". Perchè? Perchè è bello e basta: è ben fatto; la colonna sonora è da paura; è l'unico film dove mi piace Tom Cruise; è un film che se anche l'hai visto più volte, quando lo rivedi non ti ricordi mai la scena successiva; perchè quello che racconta è la vita, e tante altre cose. Io ho solo film in DVD masterizzati, tranne uno: MAGNOLIA, però................come c*** si tolgono i sottotitoli in italiano!!!
Il capolavoro di P. T. Anderson girato dal regista all'età di 30 anni. Commovente, ironico, struggente; i personaggi hanno una profondità straordinaria, la regia si muove lungo tutto il film con una maestria ed un ingegno rari, senza inutili virtuosismi, facendo funzionare tutte le storie come un orologio svizzero. E non trascuriamo come il regista è riuscito a far recitare un manipolo di attori di calibro rendendoli eccellenti, compreso un Tom Cruise alla migliore prova della carriera. "Tu puoi chiudere con il passato, ma il passato non chiude con te". Se queste sono le premesse, oso affermare che Anderson potrebbe essere il nuovo Orson Welles !
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(7.5/10)
