Ho sempre nutrito forti perplessita' sul cinema di Roman Polansky. Le sue storie pur raccontate con indubbia professionalità non hanno mai il dono di quello scarto che deve necessariamente esistere fra aspettative di chi guarda e sviluppo della vicenda narrata. Così sono rimasto indifferente a film cosiderati capolavori del cinema come "Rosemary's baby","Per favore non mordermi sul collo",e purtroppo anche come "Chinatown". Non ci si sorprende mai , tutto è come lo spettatore si era immaginato prima di entrare in sala : non esiste un briciolo di (vero) delirio nella sua poetica che spesso (o forse proprio per questo) chiama a raccolta demoni e streghe sempre così terreni (mi verrebbe da dire terragni ma lasciamo perdere)che organizzano sabba dai cui pentoloni esce sempre più fumo che arrosto. "Chinatown" ha il merito di sfruttare un attore come Nicholson , che anche allora , nella sua fase "contestataria" faceva molta cassetta ,di valersi di una buona ricostruzione d'epoca ispirata ai noir degli anni 40 (ma più ad un film così piatto come "Il mistero del falco" , privo di autentici colpi di scena che ad autentici capolavori di ritmo e tensione come "La fiamma del peccato" o "Il grande caldo") e di una scenegiatura di Robert Towne che perlomeno non dimostra di possedere buchi. Ma quello che tradisce è lo sguardo di Polansky, che rimane sempre alla superficie delle cose e non scava in cunicoli di morbosità che sembrerebbero ben più ampi (e che un Aldrich avrebbe sicuramente gestito meglio come aveva dimostrato in "Grissom Gang" di pochi anni prima).
Ho notato con profondo rammarico che i commenti su questo capolavoro (e per questo film non basta solo la c maiuscola) sono veramente pochissimi!
l'ambientazione è molto suggestiva, un jack nicholson insolito che dimostra di essere un attore completo e una delle trame meglio strutturate di sempre capace di svelarsi sempre al momento giusto e mai prevedibile.
unica "pecca" (unicamente rivolta all'ambito di una commercializzazione su larga scala) è la relativa lentezza, ma è il "prezzo" da pagare per uno svolgimento intelligente e molto particolarizzato.... e poi chi conosce polanski lo sa!
l'unico film, o uno dei pochissimi, che a mio parere merita un 10 e lode.
da vedere da soli... o con chi sa starsene completamente in silenzio per almeno 2 ore e mezzo.
se la lentezza non spaventa consiglio il macbeth di polanski!
Uno dei più alti esempi di noir d'autore della storia del cinema, un nicholson a dir poco epocale, una sceneggiatura di ferro e non dimentichiamo una delle più belle partiture orchestrali di tutti i tempi firmata jerry goldsmith, qui al suo massimo.
un capolavoro.
Da un semplice spunto investigativo si apre in questo film uno scenario molto enigmatico e coinvolgente che porta alla luce il marciume di una società corrotta, dominata dai potenti,dedita allo sfruttamento illecito di un grande bacino d'acqua per il rifornimento idrico di terreni che sono stati altrettano disonestamente acquistati e sottratti ai loro legittimi proprietari.questa è l'incredibile ma rischiosa vicenda che cambia completamente la vita di jack gittes:un investigatore privato specializzato in indagini su presunti tradimenti extraconiugali.l'uomo è stato pagato da una finta persona per indagare sui tradimenti di un onesto funzionario governativo.quando si accorge di essere stato strumentalizzato per macchiare,a sua insaputa,la reputazione di una persona onesta,lui(che è sempre stato nella vita una volpe,uno a cui è difficile rifilare fregature)decide di insterdardirsi per andare fino in fondo alla faccenda.un personaggio importante quello del detective,sapientemente elaborato e molto ben interpretato da jack nicholson:la vita gli ha insegnato che è meglio evitare facili guai.ma ha un passato da ex poliziotto onesto in uno dei quartieri più malfamati di los angeles(aveva tentato di strappare una ragazza al suo tragico destino,senza riuscirci;un rimorso forte che lo attanaglia da sempre)e la sua tenacia lo spinge comunque a non essere un vigliacco,tanto da fargli rischiare la pelle contro malavitosi,poliziotti corrotti ed un boss molto temuto.si aggiunge,poi,il personaggio della sensuale e bellissima fae dunaway:il mistero che lei nasconde è una storia di incesto molto triste(è la figlia del boss responsabile dell'affare della diga d'acqua,ed ha una figlia,identica a lei da giovanissima,avuta da una relazione incestuosa con il padre;una figlia che tiene nascosta a tutti).la dunaway è l'unico personaggio del film a soccombere:vittima di un ricatto continuo,alla fine paga ingiustamente con la vita in un epilogo atroce che si svolge per le strade di chinatown,il maledetto quartiere dove il crimine,l'omertà e la vigliaccheria di tutti regnano sovrane.stupenda la colonna sonora,la più bella musica del cinema americano.l'intreccio della trama convince.da segnalare la simpatica barzelletta sul cinese che era stufo di scopare la moglie.il finale,però,lascia con l'amaro in bocca:l'epilogo più crudele,a mio parere,nella storia del cinema.chinatown diventa l'emblema di un mondo piegato dal crimine e di un concentrato di poteri che schiacciano gli indifesi e i deboli.per la seconda volta il detective gittes non è riuscito a salvare una persona in realtà del tutto innocente.costretto dagli stessi agenti collusi a fare marcia indietro,pena anche la sua vita.un finale,in parte, anche indefinito,se si vuole,ma comunque molto realistico,e molto triste.polansky ha sempre seguito tematiche diverse nei suoi film."chinatown" è la sua pellicola migliore,di certo.lo ritengo un film di tante emozioni:misteri,ricordi,crimine,sentimenti tutto insieme.gran film.
Trailer italiano (it) per Diabolik - Chi sei? (2023), un film di Antonio Manetti, Marco Manetti con Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Valerio Mastandrea.
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