Trasposto sullo schermo la grande opera di Tolkien perde il suo fascino misterioso. Il mangiatore di unghie Frodo o il Granpasso-Aragorn con la barbetta ed il pizzetto di tre-millimetri-tre tagliati col rasoio elettrico, all'ultima moda sono quanto di più ridicolo abbia visto da quando nei western anni 60 (prima di Sergio Leone) i personaggi portavano il ciuffo alla Elvis! Ma si sa, tutto fa cassetta!
Per non parlare poi di quegli assurdi "lupi-iene" o del veramente prolisso assalto finale nelle Due torri (in aggiunta pieni di errori digitali!).
Bellissime alcune ricostruzioni ambientali. Apprezzabile lo sforzo notevole di Jackson ma... Discreto il primo film in alcune parti. Il secondo da dimenticare!
Molto bello invece (come dice Nicoletta) il film di animazione sperimentale di Ralph Bakshi del 78: lì Aragorn è veramente Aragorn e non un personaggio da Star Trek o da Mission: Impossible.
Film molto bello e lo dico non avendo letto i libri. grandiosi gli effetti speciali. mi perplete solo il momento in cui 6 cavaliri (6!) escono dalla fortezza ed avanzano velocemente (già qui) facendo volare dalla strada sopraelevata centinaia di solidissimi guerrieri come le carte di un domino cinese.
Chi decide di andare a vedere questo film (il secondo della Trilogia) deve amare Tolkien, aver letto il libro o quanto meno trovare affascinante l'ambientazione e il racconto fantasy, altrimenti che ci va a fare? Premesso ciò, il film rispetta ampiamente tutte le aspettative che il potenziale spettatore Tolkien-Dipendente si aspetta di vedere. Il film è corale, largo, di ampio respiro, dove tre e più storie si intrecciano continuamente in un alternanza di suspence, azione, magia, effetti speciali, commozione e dove c'è un grande spazio per i sentimenti dei protagonisti. Impossibile non partecipare e non sentirsi coinvolti in queste tre ore di puro cinema, di pura avventura, trionfio degli effetti speciali, ma non solo. Questo non è il solito giocattolone fracassone hollywoodiano (niente a che vedere a mio avviso con Episodio I e II di Star Wars, ad esempio)ma è il film che incarna il bisogno di fantastico e di buoni sentimenti che è in tutti noi. Il suo fascino è accresciuto dall'epoca in cui viviamo dove c'è ben poco spazio per la magìa, per Elfi e Orchi, dove tutto è pianificato e scandito dal traffico e dalla frenesia della vita metropolitana. Ci siamo completamente dimenticati del fascino degli alberi parlanti; di re che difendono strenuamente il proprio popolo; di eroi semplici e coraggiosi che si battono contro le forze del male. Concetti semplici che nell'era finto-tecnologica di oggi si sono quasi completamente persi. Peter Jackson è lì a ricordarcelo, strizzando un occhio alle presenze femminili, dando loro respiro e spessore pur rimanendo abbastanza fedele al testo originario. Meglio del primo episodio, aspettiamo con ansia il terzo e conclusivo capitolo della saga.
Credo che chiunque abbia letto la trilogia di Tolkien sarà deluso da questa travisazione.
Sono stati completamente cambiati i caratteri di personaggi come Faramir, Barbalbero, tralasciamo il fatto che le 2 torri del lbro e quelle del film non sono le stesse..
insomma un vero tradimento, non per nulla Tolkien non aveva mai voluto la trasposizione cinematografica dei suoi libri!