Innanzitutto non leggete la mia opinione se non avete visto il film. Un film visionario e cupo, più in generale lo definirei strano: all' inizio si cerca di trovare il collegamento tra flashback del vietnam e allucinazioni del protagonista anche se la situazione non appare ben chiara; man mano si capiscono più cose fino al discorso col chimico, la cui veridicità viene confermata dalla scena finale nel vietnam. Secondo me jacob's ladder rientra come genere nell' horror/thriller psicologico perchè viene descritto il misterioso dramma del protagonista anche con scene forti (es. quella in cui trasportano jacob tra pazzi e corridoi pieni di sangue mi ha colpito), senza però cadere in un banale horror (la storia è quindi ben realizzata). Inoltre la vicenda del protagonista mi ha suscitato anche un pò di commozione: un soldato, drogato e usato come cavia per scopi bellici, che vive i suoi ultimi momenti di vita tra immaginazione e ricordi del suo passato... di certo non una bella esperienza. Da segnalare infine alcuni elementi di questo film sono stati ripresi in diverse opere degli anni seguenti: oltre a silent hill (non ho provato il gioco, ma ho visto la trasposizione cinematografica), il sesto senso (il protagonista convinto di essere vivo e il colpo di scena finale) e giochi/film sulle sperimentazioni chimiche in ambito militare (resident evil e il virus t, max payne e la valkiria).
Il titolo in italiano fa perdere molto del fascino. Si poteva tradurre meglio, decisamente. Un film sorprendente, non adatto alle masse. Tutto è fatto egregiamente, dalla sceneggiatura alla regia, senza fronzoli, ma con uno stile narrativo incalzante e efficace. Tim Robbins è bravissimo, quasi irritante da quanto è bravo. Danny Aiello non tradisce. Film che affronta molti temi non facili, nessuno in modo scontato. Merita di essere visto.
Film davvero bello,solo che è molto strano come film,gli attori recitano davvero bene,il regista con questo film si conferma,il finale mi ha lasciato con l'amaro in bocca :S per il resto è da vedere ;)
Non è uno di quei film che coinvolga o faccia venir voglia di rivederlo, anche solo per notare i piccoli particolari (parlo personalmente); è un film che nasce e muore lì, proprio come il protagonista. Alterna momenti appassionanti a molto noiosi e ripetitivi, finchè non ha un'impennata nel finale quando si scopre la verità, l'inizio della fine. Peccato perchè il tema è davvero interessante e Tim Robbins è già un grande.
Il film, porta avanti un tema magistrale, che se acnhe inerente alla morte, appartiene alla vita di ogni giorno: Il rendere ciò che ci circonda bello o brutto. Ora non posso nè voglio svelare la trama, ma è magistrale che sia lui a decidere quelle orrende apparizioni oppure a trovarsi nel celestiale ospedale. Trama ripresa nei primi 3 Silent hill (i giochi intendo), nei quali accade la stessa cosa. Infine possiamo trovare concetti analoghi nell'ultimo episodio del Dr. House della seconda serie. L'inconscio è il creatore dell'inferno o del nostro paradiso, con la mancata accettazione di quello che ci accade e non voluto, dalla più piccola sventura fino alla più grande cioè la morte.
Non vi aspettate un orror mozzafiato, poichè per il messaggio che cerca di portare non può esserlo, è il caos metale che dirige il film, e sotto questo profilo è ben fatto. Purtroppo come matrix la maggioranza delle masse che continuano a guardare film scadenti, giudicandoli capolavori non lo possono capire.