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Addio mia concubina

Opinioni presenti: 21
Media Voto: Media Voto: 9 (9/10)

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signori e signore.....un capolavoro

(9/10) Voto 9di 10

non vorrei aggiungere altro alle vostre riflessioni-recenzioni che sono molto esplicative e significanti,ma solo dare un voto a questo film che merita davvero molto....dovrebbe essere trasmesso ogni tanto anche in televisione al posto di tutti quei "film" insulsi e mandati in onda milioni di volte! bello bello bello.....



Demetra, 20 anni, Frosinone.




grande Leslie

(10/10) Voto 10di 10

Film fantastico,magnifico,struggente.l'ho visto per la prima volta due settimane fa su raisat cinema world,poi sono riuscita a recuperarlo con ciak in dvd.ho scoperto un grandissimo attore leslie cheung che con mio grande rammarico è morto suicida nel 2003.incredibile come il film sia stato premonitore della sua morte:la concubina interpretata da douzi sulla scena muore per la fedeltà al suo re,douzi stesso nel 1977 si uccide tagliandosi la gola con la spada di shitou e infine leslie cheung realmente si è gettato dalla finestra di una camera d'albergo di hong kong nel 2003.ho fatto alcune ricerche e ho scoperto che ha lavorato con i più grandi registi orientali,era un famosissimo cantante(la sua voce si sente nei titoli di coda del film),insomma un artista completo.tornando al film posso dire che mi hanno colpito molto le suggestive atmosfere che il regista chen kaige ha saputo creare,la storia comincia nel 1977 quando douzi e shitou si ritrovano in un teatro buio e vuoto per provare addio mia concubina,l'opera che li ha resi celebri.da qui parte un lunghissimo flash-back che racconta come i due attori si siano conosciuti attraverso il duro addestramento all'opera di pechino caratterizzato da indicibili sofferenze fisiche e psicologiche.la loro amicizia si salda notevolmente anche perchè i due sono scelti come protagonisti di addio mia concubina,ruoli che li segneranno per tutta la vita.addirittura douzi è così perfetto per la parte della concubina,nel modo di recitare,nella voce,nei gesti,nel portamento che subirà una violenza sessuale in nome dell'arte scenica.diventati adulti,il connubio tra i due attori non cessa(entrambi prendono un nome d'arte)anzi si scopre che douzi prova un sentimento dolcissimo ma impossibile per shitou,il quale fra i due è l'uomo'virile'.tuttavia shitou non può o non vuole cogliere l'amore di douzi anche perchè è uno sciupafemmine incallito difatti verrà a sposare una prostituta(gong li).tale avvenimento segna la parabola discendente di entrambi,infatti i due litigheranno e douzi attraverserà una spirale di vizi culminante nell'oppio e nella prostituzione con il suo mecenate ovvero il maestro yuan.inoltre importanti avvenimenti storici e culturali cambieranno per sempre la maniera di fare teatro e anche per questo essendo douzi un innamorato dell'arte e non potendo più rappresentare la bellezza di un mitico tempo passato preferirà la morte ad un mondo nel quale si sente estraneo suicidandosi nelle vesti di concubina.ciò che più mi ha colpito è senza dubbio la grande interpretazione di leslie cheung che crea un uomo(e ribadisco un uomo)davvero struggente,memorabile nelle sue debolezze e nei suoi sentimenti,quando si trova con shitou non c'è bisogno di parole,i suoi sguardi e i suoi gesti dicono l'indicibile(ovviamente nella storia si fa il tifo per lui),addirittura subisce 1000 angherie(il taglio di 1dito,lo stupratore,il protettore arrapato,il processo,il tradimento di shitou)ma sarà lui il vincitore,grazie leslie



Claudia, 21 anni, Potenza (PZ).




Come si può dire che non si tratta di un film gay?

(10/10) Voto 10di 10

Vorrei precisare una cosa: la concubina è tale anche nella vita, o, che è uguale, vita e arte sue non si distinguono. Il tema portante è il travestitismo: la concubina, abbandonata da una madre prostituta, diventerà un divo/diva del teatro (come dirà il maestro prima di morire), e quindi sbaglia chi lo vede come personagio reietto.Sarà anzi talmente potente (e fiero) da eludere il tribunale. Reietto diventa solo dopo la rivoluzione, ma quella è una causa storica! Emerge in modo palese il rifiuto del totalitarismo comunista, il rimpianto dell'antico costume, come anche una forte attrazione per il ragazzino/poi uomo, da parte di qualunque uomo lo veda ("deliziosa figura"), cosa che con almeno 3 diversi uomini si concreta in atto sessuale; si fa concubina: in scena e a letto. Prostituta la madre, prostituta lui, prostituta la moglie del re. Ognuno tradirà alla fine. Ancora da dire: il personaggio, prima di suicidarsi, dichiara ancora (ben due volte)il suo stato maschile sotto le sembianze femminili, il che forse rappresenta il dilemma della scelta tra travestitismo e transessualismo: la concubina vuole essere maschio travestito o femmina? "dei miei sedici anni al volgere.. nel fiore di mia giovinezza le gentil chiome che mi cingean la fronte mi furon rasate; io che sono fanciullo per volere della natura, donna non sono, nè donna mai sarò" al momento della ripetizione la concubina assume un'aria serissima drammatica e ripete "donna mai sarò": questo ci porta a pensare che lì sta il testamento della concubina: non sarà mai donna, e si uccide come il suo personaggio.D'altronde quella era la frase che gli aveva aperto le porte del teatro, e l'avevo legato artisticamente al re. Sembra forse dire "Io non sono donna, ma ti amo".Frase impronunciabile in Cina tra due maschi. Si uccide per coerenza artistica? cioè: morto il suo teatro ormai non gli rimane che morire con esso? O si uccide perchè non potendo più recitare non può più essere quel personaggio che nella scena è amato dal re? Dunque "concubina" è un ruolo (sul palco e a letto) che, si precisa, mantiene la consapevolezza dell'esser maschio, pur amando un maschio. Finito il ruolo, (il re dice: "sono vecchio, non posso più farlo"), cade il regno, cade la vita di una madame butterfly che è uomo e a cui l'amante, uomo, è sottratto dagli eventi . Non può più amare, non c'è più ragione di vivere. Detto questo mi chiedo come si possa affermare che la tematica gay è affrontata dal regista solo incidentalmente ma non è dominante. A no? E non è forse una storia d'amore questa?



Lettore onesto, 24 anni, Avezzano (AQ).




Chiaramente...

(10/10) Voto 10di 10

E' per film come questo che io adoro il cinema...una vera meraviglia! Credo sia normale che un film come questo, di questa levatura, possa annoiare coloro che considerano il cinema un semplice mezzo di intrattenimento: per chi cerca il puro divertimento che permette di aprire gli occhi e spegnere il cervello, c'è "the core", "independence day" e la maggioranza della filmografia d'azione hollywoodiana (anche se hollywood, devo ammetterlo, ha sfornato alcuni fra i più grandi capolavori del cinema). Per concludere, vedetelo, vedetelo e rivedetelo più volte...solo così apprenderete a pieno quanto davvero esso valga.



Donald, 32 anni, Ferrara (FE).




Noioso!

(2/10) Voto 2di 10

L'inizio è interessante, dopo si perde il filo e non si capisce più niente!Mi sono addormentata guardandolo!



Francesca, 51 anni, Forlì.





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