Per me è un capolavoro con un moore grande, eccezionale, colonna portante di un film dalla trama controcorrente (come già detto da qualcuno) e meritevole di lode! altro che media 7....voto 10 pieno! e il 10 lo meritano solo pochi film!
Non sono assolutamente d'accordo con tutto quel che ho letto su questo bellissimo film che rovescia tutti i luoghi comuni. La protagonista è bella, ammirata, inserita, apparentemente, nel contesto perbenista e asettico del periodo considerato dal regista. In questo quadro il primo colpo di scena è la scoperta dell'omosessualità del marito: secondo i canoni del "politicamnte corretto" ci aspetteremmo che la storia evolva nel senso della perseciuzione del diverso, che la vittima sia il marito, e invece no. L'omosessualità in se e per se non intacca il contesto: è invece lei, il suo non accettare coperture ipocrite a destare scandalo. Ecco allora il secondo colpo di scena:lei, la bianca, bella e apparentemente integrata, si lega al giardiniere nero; e anche quì ci si aspetta che la storia evolva verso un discorso sulla discriminazione razziale. E invece no. Mentre lei, così conformista all'apparenza, è disposta a mettersdi in gioco è proprio il giardiniere a tirarsi indietro vigliaccamente.
Insomma, siamo negli anni '50 e tra l'omosessuale, il negro e la splendida bionda ottima padrona di casa e splendida mamma e lei, non i priomi due la vera vittima in questa storia: perchè?
Perchè l'omosessuale e il negro non mettono in discussione l'ordine costituito, "stanno al loro posto", lei, invece, si. Non solo non sta al suo posto, ma si rifiuta di esercitare nei confronti dell'uno (il marito) e dell'altro (il giardiniere) la violenza del potere e trasgredisce al suo ruolo con quella che non saprei dcefinire altro che la sua "umanità".
Non ho dimestichezza con la critica cinematografica, ma c'è qualcuno che può condividere con me questi spunti di riflessione e approfondirli?
Uno dei film più pretenziosi che abbia mai visto. La storia è iper banale (la solita famiglia americana perfettina che nasconde un segreto), il ritmo è (forse volutamente) bassissimo e strisciante. Il tutto trasuda un'ipocrisia che poteva accettarsi da registi degli anni 50 ma non ai nostri tempi. Unico dato da salvare la grande fotografia. Una noia mortale.
..veramente un gran film..molto poco conosciuto ma meritevole di essere visto e apprezzato.
Sicuramente particolarissimo nel suo genere, e anche nei modi in cui si avvicina ai temi trattati..
Di una levità narrativa sorprendente e soprattutto con un cast di attori degni di nota(Julianne Moore prima fra tutti riesce a emozionare con uno sguardo)..
In conclusione davvero un gran film.. una scoperta imprevista.
Un modo piacevolissimo di far fuoriuscire pensieri e brividi nell'arco di sole due ore.. Vedetelo.
Non mi trovate d'accordo con il 6.5 di media.per niente.Il film, dallo stile visivamente sontuoso, vuole ispirarsi al cinema anni '50 di Douglas Sirk, e ci riesce, dal momento che quest'intento ha la profonda motivazione di utilizzare il passato come specchio del Presente.
Il film tocca temi che ai tempi di Sirk non sarebbe stato possibile sfiorare(diversità sessuale o amori interraziali), ma lo fa nel migliore dei modi..in modo trattenuto, comprimendo l'espressione delle emozioni, e rendendole per questo più struggenti.
Musiche azzeccatissime e fotografia pastosa che va a sposare tutto il resto, per non soffermarci sul cast(Julianne Moore e Dennis Quaid in primis)sorprendente..
Vedetelo, se avete ancora qualche intima corda da smuovere..