premesso che lo visto parecchie volte prima di poterlo comprendere appieno, questo film animato è un capolavoro sotto ogni aspetto e punto di vista. Questo commento contiene spoiler per cui se non lo avete ancora visto (e vi consiglio di farlo!!!) interrompete qui la lettura.
Secondo il mio personalissimo parere (e anche criticabile, ci mancherebbe!) i personaggi che il ragazzo incontra non sono nient'altro che il suo io, cioè il suo inconscio, che attraverso tematiche, seppur differenti tra loro (vedi l'esistenzialismo dello scienziato, il personaggio del ragazzo di colore, il sentimentalismo delle due ragazze al bar che parlano), pongono la stessa domanda: qual'è il mio posto nel mondo? (o nell'universo?) in questo caso la domanda è rivolta al ragazzo da se stesso. Domanda che tendenzialmente ci si pone (esplicitamente o implicitamente, come in questo caso) verso la fine di un esistenza o durante un trauma. E da qui che mi sorge un dubbio a cui non sono ancora riuscito a venirne a capo: il ragazzo è morto? Allora, si capisce che il film animato è ambientato in un sogno dall'inizio alla fine e se si fa attenzione si nota un piccolo particolare, la scena iniziale e quella finale sono identiche su un aspetto: la mano che si tiene alla portiera dell'auto. All'inizio del film il ragazzo (seppur con sembianze diverse, ma l'importante non è chi lo fa ma il gesto in se) si "trattiene" dal librarsi in volo attaccandosi alla macchina, come se la macchina (potrebbe identificare il mezzo per cui è caduto nel sogno?) fosse la vita stessa, come se il ragazzo si volesse aggrappare alla vita. Infatti, successivamente, nonostante il ragazzo tenti di svegliarsi dal sogno non ci riesce, fino a quando, verso la fine, ecco la stessa scena, con la differenza che a questo punto lascia la presa, o meglio, non l'afferra, e come sotto consiglio della ragazza dai capelli rossi: "se ti vuoi svegliare, svegliati, fallo!" che da un certo punto di vista potrebbe significare "abbandonati e non sforzarti". Da li in poi dopo la scena finale del ragazzo che libra in cielo non è dato sapere se si risveglierà da un sogno oppure si libererà della vita lasciando che la morte (fisica) sopraggiunga. Cosa ne pensate voi invece?
Non capisco se i commenti precedenti a questo sono stati fatti per dimostrare un certo intelletto o perchè la pellicola era veramente bella, forse hanno visto un film diverso da quello che ho visto io... e a me ha fatto veramente schifo! In parole povere, il film è una ENORME sega mentale, l'animazione è fastidiosa e tremolante (è apprezzabile il cambio di grafica e colori per ogni scena, a seconda dell'interpretazione che volevano dargli) il linguaggio è insensatamente ed esageramente intellettuale, la trama insensata e sciocca, e il finale inconcludente... Io lo consiglierei solo a giovani laureandi in psicologia, agli appassionati di masturbazioni cerebrali o a qualcuno a cui voglio tanto tanto male... Che sgorbiata di film... se volete vedere un film d'animazione veramente bello e soprattutto SENSATO, guardatevi Valzer con Bashir.
No! non concordo con le altre opinioni proposte...e vi spiego perchè. questo non è un film! manca la cosa fondamentale affinchè lo sia, ovvero la trama. ci sono dialoghi molto belli, interessanti, affascinanti. la tecnica utilizzata per i disegni è indubbiamente originale e piacevole. ma non stiamo guardando un film, stiamo guardando una sorta di fumetto con monologhi filosofici. per quanto io ami la filosofia, veramente molto, guardando questo film ho provato spesso sensazioni di noia. la filosofia preferisco leggerla. in un contesto come questo, secondo me, non ci sta per niente bene. e l'accostamento monologhi filosofici con disegni animati, francamente non mi piace. per quanto questo film possa essere originale e trattare argomenti profondi, lo ho trovato veramente noioso. evviva un bel libro di platone o un bel film di animazione come "persepolis"...
Come da titolo: tecnica usata per afferrare l'essenza primordiale dell'esserci, attraverso un termocolorimetro oscillante nell'abisso più insondabile da cui sgorga l'umana parabola. Monologhi di cristlline sentenze ed epigrammi filosofici impastano un continuum audiovisivo da capogiro, che a un certo punto, et voilà, denuncia la sua vera natura ontologica di istante dilatato in eternità. Va visto in condizioni di serena interazione percettiva. Può nauseare, ma alla fine senti che hai appena visto qualcosa letteralmente "di un altro pianeta"
secondo me la cosa eccezionale di questo film è la realizzazione grafica disegnando sulla pellicola (non mi ricordo come si chiama di peciso questa tecnica) il regista può inserire dei particolari che cambiano in continuazione colorare disegnare distorcere i volti e le fisionomie dando così un' impresssione surreale e straniante che è molto simile a quella che si prova in sogno (o quando si cerca di ricordare un sogno) poi al tutto si aggiungono i dialoghi dei personaggi che riflettono punti di vista anche molto interessanti