Per quelli a cui piace il genere rap; buona la fotografia e la sceneggiatura mantiene un ritmo alto per tutta la durata della pellicola.
e' uno di quei film che dopo averlo visto non ti penti di averci speso un'ora e mezza della tua vita: merita!
Ma nulla di eccezzionale. la storia e' molto simile a quella di mike tyson. c'e' azione ed e' breve ( circa 1h25m ) non vi annoiera'. gli incontri di boxe sono i soliti con 2000 cazzotti per renderli + divertenti, quando si sa che nei pesi massimi sono molto meno, ne bastano 2-3 ben assegnati per mandarti ko.
bella la storiella del casino' che s'a' da fare.
cosa dire, classica storia carceraria americana. tutto come da copione.buona la fotografia. 1 stella in più per il finale con snipes che fa modellismo mentre i compagni lo acclamano. gioia interiore...
Deludente,deludente,deludente....tutto qui!
Ogni riferimento a fatti o persone realmente esistite è puramente casuale...almeno così appare scritto! In realtà sembra un pò troppo simile alla storia di Tyson...che per quanto lo si possa criticare...beh meritava decisamente qualcosa di meglio. L'incontro di boxe è senza ritmo e scarsamente realistico...il finale...in effetti ci si aspetta proprio poco! Meglio Rocky,anche se per la 12° volta!
Da una parte abbiamo un Wesley Snipes in formato Rocky piuttosto in forma, che combatte contro un erculeo Ving Ramhes e che rispolvera (dopo Blade II) la sua nomea di duro. Dall'altra pero' si intravede una confezione televisiva, a tratti distante da quello che vuole essere il film. Walter Hill non si riconosce e a tratti pecca di semplicità accomodante. Inoltre non è chiaro il messaggio di fondo: si parla di onore, di forza e quello che viole essere lo slogan di base che è "il coraggio di un uomo che diventa leggenda". In realtà pero' la pellicola scivola via verso un finale pacato, che non è subito scontato, ma poco ci manca. Inoltre anche nel combattimento finale manca quella verve che caratterizza molti film sul pugilato; certo non è Rocky e nemmeno qualche iperbolico combattimento finale "alla Van Damme & Company", ma non è comunque dinamico quanto basta. Poco arzillo anche Peter Falk, che non si capisce se sia veramente decrepito o lo abbia fatto apposta per il film. Sufficiente, ma anche anomalo...