Mi è sembrato così bello, pacato e scarno. I due attori mi sembrano, sono superbi. Il finale mezzosogno e mezza realtà appropriato. Delicata la scena del bandito che insegna al bambino.Svolto bene il tema del doppio
Gran bel film, elegante e ricco di sottile humor, ben interpretato e capace di affascinare lo spettatore su una trama che al di là della semplicità può apparire favolistica. Ed è proprio in questa dimensione di favola che il film di Leconte trova il suo spessore e il suo maggior valore. Traducendo infatti il termine favola con quello di archetipo si entra nel vero territorio del film, che è a mio avviso quello psicologico. I due protagonisti sono infatti due uomini ancorati a un'unica dimensione di vita, ad una sola identificazione psicologica e si sa che quando si sviluppa una sola identificazione la nostra realtà psichica ne soffrirà profondamente.Un'identificazione unica infatti che escluda il suo opposto non può generare creatività e ricchezza psichica. Pirandello e Pessoa in letteratura e Roberto Assagioli in psicologia ce lo hanno spiegato esaurientemente. Il sè dell'uomo ha infatti bisogno di riunire in una sintesi aspetti opposti; tra l'altro questo film psicologico accentua molto la prepotente necessità nella psiche maschile di fare incontrare l'avventuriero e il saggio, il sognatore e il duro, l'asceta e il satiro. Grazie a Leconte per questa lezione di cinematografia e psicologia. Non dò 9 stellette perchè il finale (sogno o realtà) a mio avviso si slega dalla struttura del film, austera nella sua eleganza di fondo.
Ho noleggiato il dvd dopo aver letto le varie recensione, tutte piene di complimenti per i protagonisti, per la storia...........ma, forse è da vedere solo al cinema. annoia ed è una storiella stupida. abbassiamo la media...non è da 8!!!