Sicuramente incredibile e da vedere.Il voto risente dell'approccio di Sokurov,come nelle sue 'elegie',lentissimo fino a sfiorare l'immobilità.Luci,fotografia,scenografia e costumi ai massimi livelli.
E' un esperimento. Si tenta qualcosa di mai visto: un'unica sequenza senza montaggio. Ma si sa che tutti gli esperimenti possono essere soggetti a fallimento, talvolta anche clamoroso. In casi come questo infatti, nei quali la sperimentazione è portata all'estremo si rischia di cadere sotto il peso dell'esagerazione. Ed è quello che accade a questo film.
C'è da dire che è sicuramente interessante vedere come il regista riesce ad ovviare alla mancanza del montaggio talvolta in modo egregio e come comunque, si riescano ad ottenere un'ottima scenografia e un'ottima fotografia, che di norma vengono adattate di volta in volta alla sequenza girata.
Però, quello che vuole essere uno spettacolare viaggio nella Russia degli ultimi due secoli e mezzo finisce per fallire a causa di una sceneggiatura un po' ridicola ed esageratamente simbolica e, come già detto, per la mancanza di montaggio. Infatti la storia vista dagli occhi di un solo personaggio invisibile risulta stucchevole e inverosimile, in senso cinematografico, mentre la presenza del diplomatico francese è talvolta imbarazzante per la sua ridicolaggine. Inoltre la mancanza di montaggio si sente: certe scene sono davvero ben orchestrate, come quella del ballo, ma risulta chiaro, ad occhi anche poco esperti, che manca qualcosa. Infatti proprio grazie a questa assenza si capisce che nel cinema, se una sequenza vive spesso degli ottimi movimenti di camera, un film deve vivere anche del montaggio e di quella manipolazione del tempo e dello spazio insita in esso. Si capisce forse che negare al cinema una caratteristica così importante finisce per menomarlo.
In conclusione, si tratta di un progetto molto ambizioso, forse troppo, che finisce per negare il cinema. Elogiarlo solo per la trovata del piano sequenza sembra proprio eccessivo poiche non è un'idea originale, ma neanche poi tanto, a fare grande un film. Bisogna anche rendersi conto della sua realizzabilità. Ciò detto... Sokurov ha tentato, ma non vuol dire che domani qualcuno non possa riuscire dove lui ha fallito.
Complesso e sperimentale il film Arca Russa, al tempo stesso un opera mirabile e un terribile e noiosissimo ripetersi di ondeggianti riprese e commenti insulsi che alienano lo spettatore.
Da un lato lo sfarzo e la ricostruzione è tale da lasciare impressionati, la cura maniacale per le scene, la interminabile ripresa e l'idea nel suo complesso rendono questo film originalissimo, spettacolare e inimitabile.
Ma la sua grandiosità è il suo stesso male, il film soffre per la eccessiva lentezza e proprio per la visione in soggettiva del protagonista che con i suoi commenti spezza fin troppo spesso la magia di sentirsi dentro le scene storiche, è una presenza inopportuna e irrilevante nella maggior parte dei casi. Colpa di ciò è la sceneggiatura terribilmente altalenante: lo scambio di battute tra il protagonista ed il Marchese risultano banali e ripetiitive ("Dove sarà il mio amico? Ah eccolo qua. Non può sentirmi forse."). Le serie ed interessanti considerazioni del protagonista sono gettate qua e la e non bilanciano i noiosi rincorrersi e cercarsi dei due visitatori.
E' una sorta di documentario, e nella ricostruzione storica raggiunge il suo massimo. Ma a mio parere proprio l'inserimento del protagonista come occhio dello spettacolo storico appesantisce il film, indugiando su dettagli o situazioni che stancano presto. Si percepisce l'ammirazione e l'amore del regista per lo sfarzo e l'arte di un periodo scomparso, ma la forma in cui è espressa questa ammirazione risulta eccessiva e pedante. Malinconiche spesso le musiche a commento delle scene e eccessivamente lente le carrellate ed il ritmo, il modo in cui è stato girato questo film allontana dalla grandezza che vuole mostrare con un approccio di fatto freddo che non da gioia o partecipazione neanche al ballo finale, dove le musiche, i costumi e gli ambienti sono magnificamente ricostruiti, ma sterili e ridondanti.
mi ci sono imbattuto percaso a un cineforum e ho passato probabilmente l'ora e mezzapiù noiosa della mia vita....
Un film troppo troppo off per essere trasmesso nelle sale...io non mi ritengo una persona stupida ma dopo averlo visto mi sono dovuto guardare tutti gli episodi di beverly hills per compensare il salto...
Hermitage, san pietroburgo, 1700 una bella disputa sapiente ed ironica sulla storia di madre russia.
dico che è geniale perchè è girato in un unica sequenza, non esiste montaggio (...), un lavoro appasionato e sperimentale un film che andrebbe visto.