La storia potrebbe anche "reggere", ma la fattezza lascia molto a desiderare. le scene sono del tutto scontate! l'unica parte un pò più "interessante" è lo scuoiamento vivo... il resto è pessimo!!!!!!!
La trama non era male, dopotutto si attinge a Lovercraft! Evidente era la scarsità di finanziamenti. Finale a sorpresa. In ogni caso mi ha coinvolto molto.
Howard Phillip Lovecraft è il mio scrittore horror preferito, prima ancora di Poe. Il fascino della narrazione del "solitario di Providence" sta nel terrore dell'ignoto, nel sondare l'insondabile, nell'assurdo incubico. Il film non rispetta questo modus operandi e per questo fallisce. La storia è sbrigativa, e non c'è tensione. Non c'è il gusto dell'attesa, quasi si avesse paura che la gente possa spegnere il lettore dvd prima del tempo. E tienimi un pò sul filo! Per di più, il titolo del film è improprio, ed è lampante che il nome Dagon è stato scelto per l'effetto del nome stesso e per attirare gli estimatori di Lovecraft, che non sono pochi. Invero, la trama ricorda molto, per le ambientazioni e gli abitanti dell'isola dall'aria assai sinistra, un altro racconto del maestro, chiamato "Il Festival". Non è che mi abbia annoiato, ma nemmeno piaciuto, non è uno splatter ed è già molto (anche se sulla scena della faccia strappata stenderei un velo pietoso), ma per le trasposizioni filmiche dei racconti di Lovecraft, per niente facili, si può e si deve fare di meglio. Troppe licenze!
Da qualche parte ho letto che questo film sarebbe uno dei più interessanti horror degli ultimi anni.. Ma dove? A parte gli attori mediocri e i dialoghi scontati, a parte gli effetti speciali caserecci, rimane una trama scontata e poco coinvolgente.. Certo ho visto molto di peggio, ma posso consigliarlo solo a chi vuol passare una serata senza troppi pensieri.. Il voto è dato con magnanimità
Ho letto molte opinioni in cui si parla di "film scontato", o addirittura di "trama banale" e senza contenuti. E ho letto anche qualcuno che consiglia di leggere Dagon di Lovecraft. A questi, consiglierei decisamente di leggere "La maschera di Innsmouth" (la vera fonte di ispirazione del film), "L'orrore di Dunwich" e tutti i racconti e i romanzi di degenerazione familiare scritti dal "solitario".
Dopo aver letto un po' (invece di parlare di cose che non sanno, solo perchè hanno letto un racconto di 5 pagine, di cui sicuramente non hanno recepito nulla o quasi), probabilmente vi renderete conto di come nel film ci siano tutti i temi ricorrenti in Lovecraft (a partire, per esempio, dalla citazione, semplice quanto geniale, della Miskatonic University sulla felpa del protagonista; a chi non lo sapesse, dico che la Miskatonic non esiste, e questo rende la trovata ancora più originale). Come è stato correttamente fatto notare da altri, le atmosfere che si trovano nei libri di Lovecraft sono impossibili da portare su una pellicola (e anche su un altro libro, tanto era inimitabile), ma questo film ci va davvero vicino vicino, ansia e visionarietà la fanno da padrone. Il miglior horror successivo agli anni '80 che abbia visto, e ne ho visti davvero tanti.
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