l'ho visto oggi in TV. Film intelligente, forse non sufficientemente apprezzato. I temi sono attualissimi: il divismo esasperato, la forza della tecnologia che può farci preferire il falso alla realtà,l'innamoramento delle masse per un idolo creato ad arte. Non a caso nel finale Simone "entra in politica"; è un modo brillante per segnalarci i pericoli insiti in tutto quanto sopra, e mostrare come la suggestione possa influenzare non solo la vita privata ma tutta la società.
Un film magnifico: da sogno ad occhi aperti. La trama ti assorbe immediatamente e non fa pensare a manchevolezze di nessun genere. La bellezza delle immagini del film è esaltata dalla particolare luce che avvolge le figure fuori e dentro le scene.
L'ultima generazione di registi italiani dovrebbero attingere da opere d'arte come Simone.
Lo spunto poteva essere interessante ma è stato realizzato in maniera estremamente superficiale.
Manca completamente un contesto credibile. Taransky perennemente vestito dark, siaggira solitario senza un assistente, senza il codazzo che caratterizza le celebrità cinematografiche. E organizza tutto da solo: le finte interviste, le apparizioni etc. Non è verosimile il modo in cui Taransky riesce a sottrarre Simone al pubblico e alle domande degli amici. Alla fine è una commedia che si lascia guardare ma è soprattutto un'occasione perduta. Al Pacino bravo ma non troppo adatto alla commedia.
adoro tutt'altro genere di al pacino ma questo S1m0ne non è da buttare, visto che ha un significato più profondo: comprendere come la gente potrebbe essere incantata da una cosa finta, che non esiste, e poi reclamare la sua proprietà. Il momento grottesco avviene proprio quando al pacino si sbarazza di lei, e tutti vengono a chiedergliene conto: impossibile convincerli del contrario, dopo tutta quella celebrità!