Ho immaginato questo titolo perchè mi ha affascinato la bellissima sequenza della battuta di "caccia/pesca" ai piccoli quadrupedi. essi si procurano il cibo seguendo l'antico rito della caccia. in questa regione africana,credo nel sudan,gli uomini del villaggio mettono delle reti lungo le dune (con dei pali) e poi facendo indirizzano gli animali emanando dei suoni particolari.
opera di grande impatto visivo. le immagini erano certamente crude,come dura e drammatica è la lotta per lòa sopravvivenza,particolarmente in quelle terre. il racconto però è di una dolcezza incredibile. evidenzia tutto il valore di popoli con la cultura agricola. il loro pragmatismo è pari alla loro lealtà. l'esempio lo troviamo quando il protagonista della storia,il mite ma valoroso halifa,incontra un altro guerriero al quale porta tutto un cerimoniale "poetico" di pace: "...che la pace sia con voi!(ripetuto 3 volte),"...lodiamo il dio","...hai patito molta sete". questa e' civilta'! l'aspetto interessante è socio/politico in questo bellissimo film. il rifiuto totale della guerra,della violenza che c'è nell'animo di questo umile e sfortunato uomo (perchè in vecchiaia rimarrà solo e malato)è la migliore risposta al nostro frenetico e "guerrafondaio" mondo occidentale.
una critica: i sottotitoli sono illeggibili!!
un sentito grazie al sig. stefani dell'atelier distribuzione per avere acquistato questo piccolo gioiello,la cui fotografia in b/n è immensa.