Mi dispiace ma dissento fortemente da cio' che ha scritto cokori, che non si capisce nemmeno se sia maschio o femmina...leggiti un po' anche gli altri commenti, e medita...sono invece perfettamente d'accordo con chi ha trovato molto bello e profondo questo film, che ha dei contenuti forse molto sfruttati ma resi in maniera egregia, con una sensibilita' e profondita' dei protagonisti veramente ad ottimo livello.
stupendi anche gli interpreti, che riescono a rendere benissimo i loro personaggi, soprattutto riguardo ai propri errori o difetti. magistrale interpretazione soprattutto di heath ledger, il protagonista, al quale l'unico appunto che si possa fare e' la sua giovanissima eta', che lo rende carente di esperienza, ma non certo di espressivita' ne' di talento, anzi trovo che ne abbia da vendere!!! sono convinta che in pochi anni diventera' veramente un grande attore. un po' scialba invece la protagonista femminile, ma del resto se si pensa al ruolo sempre un po' passivo delle donne in quell'epoca, ci sta comunque.
fantastica la profondita' psicologica e l'assoluta aderenza alla realta' dell'epoca: i timori e le paure del protagonista la dicono lunga sulla legittimita' del colonialismo britannico, e le sue successive decisioni e azioni lo rendono veramente umano e per niente prevedibile.
un film cult secondo me, che dovrebbe far pensare molto, in questa nostra epoca che non sa nemmeno piu' cosa siano coraggio, lealta' e solidarieta', ma premia solo e sempre i soliti noti e famosi (leggi schwarzenegger, stallone, cruise, redford, ecc. ecc.), senza nemmeno considerare i nuovi talenti e i contenuti veri.
consiglio quindi caldamente di vedere questo splendido film, senza pero' nessun pregiudizio, godendosi ogni attimo, ammirando la splendida fotografia, le immensita' del deserto, l'intensita' di bellissimi primi piani, la dolorosa tragicita' di molto momenti...commovente, soprattutto il finale, che non e' certo cosi' scontato e "americano" come e' stato detto da tutti, ma e' invece carico di significati profondi: il sacrificio di un amico (jack), la nostalgia del ricordo di una persona che ha dato tantissimo al protagonista (il sudanese), l'ineluttabilita' del destino ("che devo fare? dio ti ha messo sulla mia strada...)
fantastico!!!
Avendo già visto il primo del 1929 e quello del 1939 (la tv locale della mia città li trasmette in media ogni sei mesi) vedere questa terza versione era d’obbligo! …. e decisamente sono meglio le prime due versioni !!!! (sono quasi identiche, ma girate piuttosto bene e piacevoli da guardare) Di questa versione non mi è piaciuto per niente il personaggio Abou-Fatma (nuovo per’altro).
Alle due versioni precedenti dò un bel 9,5 ma a questa un 7 è già troppo.
Si parte veramente male: infatti la prima parte del film è estremamente noiosa è mal recitata. Per fortuna il ritmo sale nella seconda metà e il tutto risulta maggiormente godibile anche se non mancano scelte parecchio discutibili (alcune veramente al limite del ridicolo). Finale un po' sottotono. Il cast non mi è parso all'altezza del ruolo affidatogli (H. Ledger sembra un altro attore ne "Il Patriota"). Discreta la regia e magnifica, veramente magnifica la fotografia. Forse è l'unica ragione per cui il film non è completamente da lasciar perdere.
Un film noioso, a tratti quasi insopportabile. Eppure con possibilità enormi, tutte non sfruttate. In sintesi potrebbe essere questo il giudizio su questa riedizione de "Le quattro piume". Il lungometraggio sembra davvero la saga delle occasioni perdute. La prima, quella relativa agli attori. Ledger lo abbiamo già visto altre volte. Giovane di belle potenzialità ma, troppe volte, legato a "mattoni" storici pesanti e senza pretese. Kate Hudson decisamente scialba e poco credibile eppure non priva di doti. La seconda occasione, quella relativa alla fotografia splendida ma spesso troppo buia per risultare piacevole per lo spettatore. La terza occasione quella legata al filo dell'avventura, troppe volte spezzato per lasciare posto al miele che distrugge il pathos e rende il film duro da digerire. L'ultima occasione sprecata? La lunghezza. Le pellicole eccessivamente prolisse vengono decisamente a noia.
Trailer italiano (it) per Diabolik - Chi sei? (2023), un film di Antonio Manetti, Marco Manetti con Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Valerio Mastandrea.
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(7/10)
