Io più che dare un opinione al film, cosa che trovo ora inutile visto che ognuno ha sue idee, volevo soltanto rispondere a marco di novara (purtroppo sto leggendo solo ora la tua opinione).
inanzitutto concordo che il metalmeccanico che lavora otto ore al giorno a 500 euro è davvero un eroe.
il problema è che qui si parla di altro.
un chien andalou è un film che si può più o meno apprezzare. ma trovo quasi obbligatorio riconoscere la genialità e la maestosità di ogni scena.
all'inizio del film sei stato ammonito: quello che vedrai qui andrà oltre ogni tua concezione del reale. la scena del taglio dell'occhio invita lo spettatore a guardare tutto con occhi diversi, al-di-là del normale.
il messaggio anticlericale ed antiborghese che veicola il film è davvero violento, soprattutto nella società borghese di quei tempi (non che ora sia diverso!!).
appena uscito il film, infatti, non era stato apprezzato da tutti (anche oggi a quanto pare la situazione è la stessa).
dalì e dunuel durante le proiezioni si nascondevano dietro lo schermo così, alla fine del film, ai "borghesotti moralisti" che non apprezzavano il capolavoro, lanciavano pietre.
non si può non riconoscere la carica innovativa di questo film.
forse qualcun altro avrebbe fatto di meglio. o forse no. ma non è questo il problema. non è un problema se un gruppo di ventenni fatti di acidi avrebbe fatto qualcosa di simile. non si fa la storia con i se.
per concludere voglio solo dire che secondo me rimarrà un capolavoro della storia del cinema e di tutto un pensiero che ha prodotto capolavori in ogni campo artistico. naturalmente voto 10. anche se film così non andrebbero votati, sarebbe come chiedere di dare un voto che so, alla rivoluzione francese: per quanto si possa votare rimarrà sempre un avvenimento che ha cambiato il corso della storia.
La colonna sonora distorta e confusa con lo schioppettio della pellicola, l'intrigante bianco e nero, frasi incomprensibili.. uno dei film più affascinanti che abbia mai avuto la fortuna di vedere; qualcosa che cambia la vita.. nonostante siano passati quasi 80 anni è sempre geniale..
del surrealismo......
ma chi lo ha pensato e diretto non voleva che questo film fosse visto da chi intellettualmente solo poteva permetterselo.è un film violento contro la realtà violenta(la tua?)..la tua?.....la visione è per tutti coloro che qualcosa riescano a trarre dalla loro psiche...non c'è una realtà.......allusioni...sogni...desideri.
quello di "Un chien andalou" è un plot apparentemente disconesso nelle sue varie fasi.ed è cosi effettivamente;la follia lucida di Bunuel allegata alla superba arte onirica e surrealista di Dali' crea un film dai mille significati erratici,esplorando i meandri torbidi della mente umana.
Il film comincia con Bunuel che affila la lama di un rasoio per poi squarciare allegoricamente l'occhio di una donna come per entrare in una più lucida introspezione umana.
Allora il regista si lascia andare alla più totale aberrazione cinematografica con scene che al tempo fecero scandalo (si prenda quella indicante la morbosa libidine di un uomo).fu il primo dei film di bunuel che si imposero sulla ribalta internazionale per il loro anticonformismo e il loro anti-perbenismo.eccezional anche la fotografia.