Inizia come un road-movie e, a poco a poco, si trasforma in una commedia sentimentale. La storia di Rosalba sembra caratterizzata da un intrigante senso di casualità. Lo spunto narrativo è dei più banali: una madre dimenticata in autogrill. Una donna che decide, per la prima volta, di mettersi in gioco, senza sapere bene il perchè. Ma allo spettatore è tutto chiaro: le prime immagini del film hanno fotografato l'orrore (comunissimo) della sua famigliola. Rosalba non ne è affatto consapevole, ma è una donna alla ricerca di un'altra vita. E, pian piano, sembra sbocciare come un fiore, sorprendendo in primo luogo se stessa.
Il tono è quasi da favola. Ma una favola che sa scavare nelle pieghe del quotidiano, perdendosi negli angoli più appartati di una Venezia "fuori dal mondo". E' un film che mette di buon umore e "invita al viaggio", nella consapevolezza che prima poi viene il momento di prendere in mano la propria vita, ed è sotto il segno di una leggerezza che non esclude la profondità e che è grande come un abbraccio, e manda a casa lo spettatore contento.
ho visto il film incuriosito dalla media abbastanza buona di questo film nonostante non se ne senta parlare in giro..devo dire che è un bel filmetto godibile,poetico e con una bella fotografia.Personaggi bizzarri,tristezza,felicità,a tratti surreale,tutto ciò si mescola tra la bellezza degli scorci di venezia.nella sua semplicità questa pellicola ha temi profondi.trovo l'attrice protagonista una signora molto sensuale ...complimenti
un bel film. Per una serie di casualità (l'autogrill, il passaggio per Venezia, il cameriere che vive da solo, il cartello del cercasi aiutante) che cambiano la vità dei protagonisti, si sviluppa una storia semplice in cui alla fine del film regna sovrana la felicità della vita che ognuno ha scelto, a discapito di quella imposta da un matrimonio non soddisfacente o da errori del passato. un film positivo e che dà coraggio nelle scelte. Ma non aspettavi altro. Se pensi che può interessarti discuterne, vieni a trovarmi sul mio blog ***
Non avrei mai scritto su un forum come questo...non perchè non lo trovi interessante, anzi, ma perchè immagino che a nessuno possa interessare quello che penso io su questo film. Leggendo la critica di Ugo in merito però, non sono riuscita a trattenermi. Ok il cinismo a cui il mondo d'oggi spesso ci spinge ma.. La mia storia con "Pane e tulipani" è particolare perchè è partita da un'amicizia particolare, quasi surreale, con un ragazzo che sembrava essere uscito giusto da un cartone animato. Una sera alle 20 uscendo la lavoro, a quel tempo lavoravo a 30 km da casa, questo mio amico mi chiama e mi chiede di passargli a comprare quel film. Era l'ultimo e lui lo sapeva ed io ero stanchissima, ma lui ci teneva...ci ho provato lo stesso...l'ho trovato e gliel'ho portato facendolo immensamente felice. Quella notte lo abbiamo visto assieme, dopo che lui aveva chiuso il pub dove lavorava. Ok..l'atmosfera era, come dicevo prima, surreale dovuta a tanti fattori, ma "Pane e tulipani" è stato come continuare a vivere in un sogno. Ora io ce l'ho a casa nella mia videoteca personale e ogni tanto amo riguardarlo ricordando quel tempo.. E poi...ma chi lo dice che è un film femminista? siete mai stati legati ad una persona vivendo malissimo ed essendone consapevoli? Lode al personaggio della moglie che si ribella ad un triste presente per viversi a pieno una bella vita fatta di poco forse, ma forse anche no.
Questo film va sicuramente guardato, non perché sia particolarmente realistico ma perché propone un modo di vivere fatto di piccole cose, semplici ma che fanno bene all'animo e alla quale non siamo più abituati.