Cari ragazzi John Waters e' risorto!Non aspettatevi un film in stile "Pink flamingos" dato che son passati 25 anni e riproporre certe delziose "schifezze" non avrebbe senso oggi, dove quotidianamente in tv o al cine vediamo nudità.eccessi, invertiti che ai tempi dei primi film di Waters destavano scandalo.Oggi il suo modo di "prendere in giro"la American Society si è evoluto;se con Cry Baby e La sig.ammazzatutti si sentiva la "nostalgia"del vecchio Waters, finalmente con Pecker è nato il nuovo.Un regista che non ricorre più a eccessi che oggi sarebbero fuori luogo e gratuiti(meditate amanti di Ciprì e Maresco ed estimatori di Almost blue), ma che riesce ugualmente a "shokkare" lo spettatore.Grazie di "essere rinato"
In questo film John Waters non vuole shockare il pubblico con schifezze varie o crimini sguaiati..Pecker è dolce e semplice come una favola, nonché una vera e propria lezione sul concetto di arte, oggi più che mai soggettivo..Gli snob newyorkesi pagano migliaia di dollari la spazzatura di Baltimora, i white-trash provinciali appenderebbero in salotto "quella faccia di cazzo snob"..Come una favola, appunto, si conclude a lieto fine: squallidi e raffinati tutti insieme, ubriachi, ballano in Pecker's place; nuova mecca dell'arte che ha spodestato le gallerie di Soho..Waters si è evoluto ma la sua genialità è intatta nelle immagini (l'altare della madonna) e nei concetti "non temere di osare nella moda" e "la vita non è niente senza un'ossessione"..Unico neo la marginalissima parte della mitica Mink Stole..
Le commedie non sono il mio genere preferito e questo non è stato un film così diverso dal solito ma comunque è un film discreto e guardabile,voto un 6....onestamente la frase finale di Furlong con quella faccia un pò da babbo potevano risparmiarsela......
Con "Pink Flamingos" ci aveva dato le scene più rivoltanti che fossero mai state girate..Con "Multiple Maniacs" ci aveva dato una vera e propria elegia della violenza gratuita..Con "Nuovo punk story" ci aveva dato il primo melodramma lesbo-trash..Con "Pecker" ci ha dato un commediola lieve lieve, una farsetta all'acqua di rose incentrata su un imbecille (l'insopportabile Edward Furlong, l'unico essere che poteva rovinare due gioielli come "American History X" e "Animal Factory") che rovina la vita al prossimo con la sua macchina fotografica..Certo, i caratteristi tipicamente watersiani ci sono tutti, da Mary Vivian Pearce a Mink Stole fino a Patty Hearst, e qualche piccolo tocco geniale c'è (vedi la statua della Madonna che parla), ma non basta a farci dimenticare il Waters che fu.Un film di cui non si sentiva il bisogno..Speriamo nel prossimo "Cecil B. DeMented", sempre che trovi una distribuzione..Dimenticavo: l'ho visto in pieno agosto, in una sala deserta i cui unici spettatori erano il sottoscritto, due signore di 60 anni circa coi relativi nipotini..Brutto smacco per il "re del vomito"