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Asterix e Obelix: Missione Cleopatra

Opinioni presenti: 39
Media Voto: Media Voto: 7 (7/10)

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Pagix

(7/10) Voto 7di 10

Prima di tutto diamo a Cesare quel che è di Cesare. Ammettiamo, cioè, che Alain Chabat, imperatore del film e nel film era di fronte a un compito davvero ostico: non profanare il sacro divertimento che i cartoni di Goscinny e Uderzo ci hanno regalato al cinema e in tutte le festività natalizie televisive degli ultimi mille anni della nostra vita. Promosso. Certo alla fine il cartone resta un'altra cosa ma, grazie alla recitazione di Obelix Gerard Depardieu (sempre bravissimo e anche più simpatico del solito, specie ora che ha sussurrato a Bossi: 'zitto idiota'), di Asterix Christian Clavier, di Otis (l'inventore dell'ascensore) Edouard Baer, Jamel Debbouze (lo straordinario architetto Numerobis) e grazie a qualche trovata davvero geniale (non ultima la chicca nascosta nei titoli di coda che vi consigliamo di scorrere fino in fondo), grazie a questo e all'aver saputo mantenere l'equilibrio tra modernità e storia e il paradosso della striscia originale Chabat ce l'ha fatta. E il suo è proprio un bel film. Con contorno di due bellezze impareggiabili: Cleopatra e una soldatessa romana che non sappiamo chi sia. Sappiamo invece che nei panni eleganti della Regina del Nilo, si nasconde (non troppo) Monica Bellucci.Lei è di una bellezza Cleopatresca e si intuisce da alcuni piccoli particolari che sta perfino imparando a recitare...Tuttavia la voce non doppiata della versione italiana è insopportabilmente stridente con il suo muoversi sensuale e la sua volgare, voluttuosa regalità. Da quel punto di vista meglio il cagnolino Idefix, un certo Nycroit che vi strapperà presto un sorriso di tenerezza. Se avete bambini portateli con voi a vederlo questo film. Se non li avete andateci da soli. Perché per fortuna non è un capolavoro, altrimenti sai che peccato fare il confronto con il film a cartoni o con le Comic Strip originali. Andateci perché è gradevole, per godervi della sorpresa di alcune battute, anche di certi nomi: c'è Cellularis, Cannabis e Fumalashish, ci sono Antivirus e Emorroidis. Non mancano neppure le citazioni: da Il Gladiatore a Guerre Stellari, da Bruce Lee a Tano da morire. Infine una considerazione: tra i film francesi dell'ultimo sempre questo è il più costoso di mai. Più di Amelie e di tante altre produzioni. In fondo c'è aria di Hollywood dalla prima all'ultima scena. E Hollywood vuole sempre la morale, il lieto fine, il politically correct: ecco che il saluto romano diventa una via di mezzo tra la morra cinese e il 'dammi il cinque'degli Harlem Globetrotters, ecco che la musica è a la page. Pagix.



Amorobin, 49 anni, Milano (MI).




Servono idee, non soldi

(4/10) Voto 4di 10

Quando leggiamo un romanzo ricostruiamo nella nostra mente i luoghi, le persone ed i fatti descritti dall’autore. E’ così che le parole si muovono dai fogli di carta attraversando il nostro mondo, fatto delle nostre esperienze, delle nostre conoscenze, del nostro modo di interpretare la realtà. E’ così che dipingiamo in una tela interna ed assolutamente personale la trama del racconto ed i suoi protagonisti. Forse proprio per questo un film tratto da un libro che abbiamo letto, difficilmente potrà trovare il nostro completo entusiasmo: sarà sempre e comunque un versione ridotta e non per semplici ragioni di durata o per mancanza di dovizia di particolari. Cosa può succedere allora quando si cerca di riproporre in forma cinematografica quel particolare racconto ricco di suggestioni ed invenzioni fantastiche che è il fumetto? In questo caso è persino ovvio che i protagonisti umani non potranno che deludere, nel goffo tentativo di assomigliare ai loro originali di cartone. E’ possibile però essere colti di sorpresa. Non per la bellezza statuaria di Monica Bellucci, peraltro fin troppo stereotipata nel ruolo di donna ideale da sembrare la comica controfigura di se stessa, qualsiasi parte debba recitare. Ma per Gerard Depardieu certamente si. E’ veramente poco originale sottolineare la sua bravura, ma appare d’obbligo, essendo l’unico aspetto interessante di un film noioso, privo di vivacità e persino pretestuoso nel tentativo (fallito) di riproporre il fascino e la comicità della versione fumetto. Non bastano insomma le pose plastiche ed i vestiti sexy della Bellucci, né la bella scenografia e neppure i costosi effetti speciali. Le battute non arrivano a destinazione e ci vorrebbe la pozione magica di Panoramix per evitare negli spettatori ripetuti sbadigli, come quelli dell’amica Ambra che mi stava affianco in sala. ;-) Non si dica però che si tratta semplicemente di humor francese. E’ sufficiente leggere il fumetto per capire che così non è. Quanto al cinema, basta ricordare il recente film “L’apparenza inganna” per capire che i cugini francesi non hanno bisogno di incoraggiamenti di nessun tipo. Peraltro senza aver bisogno nemmeno dei costosi investimenti di “Missione Cleopatra”. Max



Max, 36 anni, Roma (RM).




Il compitino

(6/10) Voto 6di 10

Sono d'accordo con la maggior parte dei commenti espressi. Un film da cui non mi aspettavo di più di quel che ho visto e che non ha riservato sorprese in positivo. Ha mantenuto il clima spensierato del fumetto inserendo qualche citazione satirica di altri film e qualche riferimento all'attualità, soprattutto francese (ad esempio, le 35 ore degli schiavi). Al limite del fastidioso, la recitazione dilettantistica di Monica Bellucci, ottimi i costumi che ne risaltavano la straripante bellezza. nessuno spunto di originalità, inventiva e innovazione. Compitino svolto in bella calligrafia, senza grandi errori di grammatica ma privo di personalità. Voto 6+



Marko, 34 anni, Milano (MI).




bellino

(8/10) Voto 8di 10

in effetti fa ridere. I personaggi migliori, sono obelix, numerobis e otis li trovo spassosi. Stridente il doppiaggio della Bellucci fatto da lei stessa, andava meglio un altra voce.



Ivan, 31 anni, Cagliari.




Acquetta

(3/10) Voto 3di 10

Definirlo comico sarebbe un'offesa ad una tradizione di film di ben altra levatura. Tradurre un soggetto tanto popolare ed amato comporta sempre molti rischi; visti i risultati, sarebbe stato meglio lasciar perdere.



Fil, 27 anni, Milano (MI).





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