Diligente esposizione dei valori di una volta, ormai caduti in disuso (purtroppo) che, mettendo in risalto quelli che erano gli eccessi del periodo dei "giorni felici" fa capire quanto quella società sia lontana da questa di oggi, una società dove anche i "cattivi ragazzi" di quel periodo impallidirebbero di fronte tanto sfracello e a tanta violenza, ormai divenuta sovrana di questo triste e ipocrita mondo. Buon esordio di un Lucas pieno di talento, ma ancora lontano dal suo grande capolavoro, Guerre Stellari. Nel cast troviamo annoverato anche Ron Howard, che come attore non ha lo stesso talento come regista, però, mantenendosi nella media senza nulla di eccezionale, se la cava.
Ogni giorno della mia vita penso che il periodo nel quale sto vivendo la mia gioventù è veramente penoso. Ci hanno dato la Playstation e la tv al plasma e siamo diventati "una generazione al divano", precari e figli di Papà. American graffiti è forse il luogo ed il momento storico più bello nel quale avrei voluto vivere. Film di George Lucas, ispirerà la successiva serie televisiva "Happy days". La storie è l'intreccio della serata di 7 amici, ognuno con le proprie avventure e disavventure tra giri in auto, il ballo della scuola, problemi d'amore etc. Nostalgico.
Un bellissimo film per un Lucas, qui all'esordio come cineasta, che troverà la sua fortuna nella fortunatissima serie Star Wars.
La pellicola in oggetto è un vero e proprio atto d'amore nei confronti di una generazione di ragazzi che vivono nei "mitici" anni '60, con tutte le problematiche care al filone della riflessione nostalgica : i passaggi di età, le prime disavventure amorose e persino qualche momento drammatico come la guerra che rimane comunque sullo sfondo ed appare solo nei titoli di coda che ci illustrano il destino dei personaggi.
Il cast è di tutto rispetto visto che vi fanno parte attori come Dreyfuss e Harrison Ford e un futuro regista nonchè star del piccolo schermo come Ron Howard.
Da vedere e rivedere!
E' un film che rappresenta perfettamente un'epoca. American Graffiti è tutto, diritto e rovescio di una medaglia che rappresenta un'era importantissima per la formazione della generazione di ieri.
Film visto la prima volta (da parte di chi scrive) nel 1978 quando avevo 17 anni giusto l'età degli interpreti. in un italia a quei tempi, di fatti terribili di terrorismo e di poche illusioni se non gli esteremismi politici o "le canne ", questo film ci ha fatto sognare con la sua semplicità e nostalgia e quasi mi viene da pensare che chi lo abbia scritto a quei tempi, da guerra fredda e non certo da incanto da college anni 60, abbia volutamente fatto ricordare che esisteva sempre un modo di vita e dei sogni anche banali o futili di solo qualche anno prima che forse valeva la pena di viverli ancora, visto che quello che la tendenza offriva allora ai giovani non aveva ottenuto risultati positivi, anzi direi deleteri .adesso a 40 anni lo trovo solo tenero e forse più di forma che di sostanza, all'epoca fù invece un mito positivo da contrapporre , anche senza contenuti ideologici, almeno credo, a modi di vita dell'epoca che non dettero niente ai giovani di allora . un film che sicuramente lascierà il segno e che non fù pensato ai soli fini di botteghino .grande trasporto emotivo lo si deve poi certamente alla colonna sonora riprodotta all'epoca in 2 splendidi vinili immancabili nelle camerette degli adolescenti.